Regolamentare la «movida», la prossima settimana incontro tra Comune, gestori dei locali e popolazione

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Martedì prossimo, 5 luglio, alle 18, il salone conferenze della Biblioteca Ida Desandré di viale Europa accoglierà un incontro pubblico nell’ambito del progetto «MoVdA», «volto a stimolare il confronto tra attori sul territorio al fine di sviluppare forme di svago e una vita notturna sana e responsabile» si legge in una nota.

L’appuntamento, al quale prenderanno parte il sindaco Gianni Nuti, la vicesindaca Josette Borre e l’assessore alle Politiche giovanili Samuele Tedesco, si propone come momento di riflessione e moderazione sul tema della corretta gestione della cosiddetta «movida», con gli interessi degli operatori economici, il desiderio dei giovani per il divertimento e la vita notturna e il diritto dei residenti al riposo nelle zone dove l’attività dei pubblici esercizi è più concentrata (centro storico e viale Conte Crotti).

Il progetto «MoVdA», la cui attivazione è prevista tra gli obiettivi operativi del Documento Unico di Programmazione 2022-2024, vuole attivare un percorso di moderazione tra cittadini e esercenti dei locali per la gestione della «movida».

Lunedì 13 giugno scorso si è svolto un primo incontro nel corso del quale gli amministratori comunali hanno dialogato con i titolari di alcuni locali di Aosta, affrontando temi quali gli orari di apertura e di eventuali animazioni musicali, e il volume della musica diffusa.

Con l’appuntamento di martedì prossimo, 5 luglio, la riflessione viene allargata alla popolazione per analizzare le criticità maggiori, individuando gli ambiti più urgenti su cui intervenire al fine di migliorare la gestione del fenomeno.

«Auspichiamo una partecipazione numerosa e variegata affinché la complessità di opinioni si trasformi in ricchezza, - commenta l’assessore alle Politiche giovanili, Samuele Tedesco - e conduca alla sintesi di un patto di collaborazione tra generazioni e tra stakeholders con interessi diversi, all’insegna del giusto equilibrio, per il bene di Aosta che attualmente vive il paradosso di essere considerata, da alcuni, una città non a misura di giovani, e di essere vista da altre persone, come una mecca del divertimento sfrenato e senza regole».

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