Regione, torna l’ipotesi alleanza con il centrodestra Forza Italia e Rassemblement per sostituire il PD

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Dopo l’incidente di percorso del Corecom, con la maggioranza «a bagno» nel Consiglio Valle di fine gennaio, ancora tensioni all'interno della maggioranza autonomista-progressista che regge il governo del presidente della Regione Renzo Testolin.

Alcuni consiglieri regionali del fronte autonomista sono intenzionati a riportare sul tavolo l'ipotesi di un allargamento al centrodestra, con conseguente uscita del Partito Democratico dalla maggioranza. A un anno e mezzo dalle elezioni regionali. Contatti «informali» ci sarebbero stati con Forza Italia e con Rassemblement Valdôtain, che per ora non hanno dato risposte definitive. Colloqui tra singoli che non hanno coinvolto gli organismi dirigenziali dei movimenti. Oltre al cambio di maggioranza, in discussione ci sarebbe anche la legge elettorale, con la richiesta pressante di alcuni consiglieri di tornare alle tre preferenze.

Aggravi, «Grande stupore»

«Leggo con grande stupore di presunti “contatti informali” tra Rassemblement Valdôtain e l'attuale maggioranza o parte di essa. - commenta il capogruppo Stefano Aggravi - Credo che la nostra condotta in Consiglio Valle lo dimostri più che chiaramente. Chi dice queste cose forse è meglio che guardi altrove».

Marguerettaz: «Per Giorgia Meloni consenso che non ho mai visto»

«La narrazione politica in questi ultimi mesi ha una parola che ricorre: tensione. - afferma dal canto suo Aurelio Marguerettaz, capogruppo dell’Union Valdôtaine in Consiglio Valle - Tensione sulla réunion, tensione in maggioranza e avanti di questo passo. Abbiamo passato 3 giorni in Consiglio regionale a parlare di tutto lo scibile umano con risultati che lascio giudicare ai lettori. Per contro viene in Valle d'Aosta Giorgia Meloni e raccoglie un consenso che personalmente non ho mai visto nei confronti di un leader della politica nazionale. Senza avere la pretesa di avere la verità in tasca credo che gli eletti e i movimenti politici autonomisti se non vogliono essere messi all'angolo debbano concentrarsi su un progetto politico solido e credibile piuttosto che sulle tensioni. Personalmente la dichiarazione della Meloni sulla rappresentanza in Europa della Valle d'Aosta non mi ha convinto. Dire che la Valle d'Aosta è rappresentata in Europa perchè in Europa l'Italia è rappresentata non è il mio pensiero che si rifà all'Europa dei popoli e non all'Europa degli Stati e delle banche».

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