Regionale di Perloz, quintuplicati i costi della messa in sicurezza
E’ stata prorogata fino a sabato 15 maggio prossimo la chiusura della strada regionale numero 1 di Perloz subito sopra il capoluogo. Da alcune settimane sono infatti in corso i lavori di messa in sicurezza del versante a monte della carreggiata, che si stanno protraendo ben oltre i tempi previsti. «Il cantiere è curato dalla Regione. - spiega la sindaca di Perloz Ivana Chanoux - Inizialmente pensavano di intervenire solo nella zona che sembrava più compromessa ma poi, una volta che vi hanno messo mano, si sono resi conto che buona parte del versante necessitava di una bonifica e hanno deciso di ampliare l’area dei lavori».
La chiusura della strada fa sì che chi abita a monte del capoluogo debba scendere a valle collegandosi alla Regionale della Valle del Lys, passando da Tour d’Héréraz mentre il capoluogo e i villaggi più bassi sono raggiungibili solo salendo lungo la Regionale numero 1. «Certo, qualche disagio c’è, però penso che si debbano considerare soprattutto i benefici. - riflette Ivana Chanoux - Stanno realizzando dei lavori importanti per la sicurezza con un notevole impegno economico, di questi tempi non è una cosa da poco».
«L'intervento in questione parte da una segnalazione dell'ottobre 2020 del Comune di Perloz relativamente ad una situazione di instabilità di massi. - riepiloga l’assessore regionale alle Opere pubbliche Carlo Marzi - A seguito del sopralluogo dei tecnici delle strutture Assetto idrogeologico, Bacini montani e Attività geologiche, è stata definita la necessità di intervenire con una procedura di somma urgenza». In particolare si è approntato il cantiere tramite l’allestimento di una linea di lavoro in fune posta sul fronte alto del pendio, propedeutica al taglio della vegetazione e alla successiva ispezione delle instabilità. E’ stato effettuato un taglio intensivo degli arbusti presenti sull’intero settore, con successiva cippatura, e si è provveduto al disgaggio delle pietre pericolanti, per un costo di 63mila euro.
«Durante le lavorazioni, per la precisione il 24 novembre del 2020, è avvenuto un nuovo crollo che ha comportato ulteriori verifiche. - prosegue l’assessore Carlo Marzi - Si è quindi provveduto anche nella nuova area al taglio della vegetazione, alla rimozione di ridotti volumi lapidei in condizioni di equilibrio precario e alla realizzazione di interventi attivi, ovvero alla posa di reti a doppia torsione armate e di eventuali pannellature. A seguito delle operazioni di pulizia dalla vegetazione, però, è emersa una situazione ancora più complessa del previsto, con un’estensione del dissesto assai maggiore ed onerosa. Si è così determinato un allungamento delle tempistiche di chiusura della strada, con previsione temporale sino al 15 maggio prossimo. Rimarranno comunque alcune limitazioni temporanee, da definire, per completare le lavorazioni previste e per rifare cordolo e guard-rail andati distrutti con il disgaggio».
A seguito degli interventi integrativi, il costo dell’intervento complessivo dovrebbero aggirarsi sui 300mila euro.