Recuperato un gipeto in difficoltà tra Villeneuve e Aymavilles

Un giovane esemplare di gipeto è stato trovato giovedì scorso, 11 febbraio, lungo la strada dell'envers tra Aymavilles e Villeneuve, appollaiato sulla parete di roccia in corrispondenza della curva che porta a Chavonne.

L’animale, che è dotato di radio collare, è stato dapprima recuperato dagli agenti della Stazione forestale di Villeneuve e poi portato al Centro di recupero animali selvatici (Cras) di Quart, dove è stato sottoposto ai primi accertamenti sulla sua salute e alle cure veterinarie. Grazie al localizzatore Gps di cui è dotato l’animale, la sua localizzazione è stata possibile in maniera agevole da parte dei responsabili della rete di monitoraggio internazionale.

Il gipeto recuperato ha un nome: si chiama PaloPala ed è un esemplare maschio di circa un anno di età, nato nel centro di allevamento di Guadalentin, in Spagna, il 28 febbraio 2020 e rilasciato a Treschenu-Creyers, nel Vercors, in Francia, dove si è involato il 2 luglio scorso.

I veterinari valdostani che collaborano con il Centro di recupero per gli animali selvatici hanno potuto stabilire che il giovane gipeto al momento del recupero presentava una contusione con emorragia al “gomito” destro e una forte disidratazione. A Quart, il gipeto proseguirà la convalescenza in un’apposita voliera; appena sarà possibile verrà liberato ma è troppo presto per sapere quando e dove.

Da qualche anno, grazie a un progetto di reintroduzione sulle Alpi negli anni Ottanta, il gipeto (nome scientifico Gypaetus barbatus), che è uno degli avvoltoi di maggiori dimensioni presenti in Europa, è tornato a nidificare in Valle d’Aosta, scegliendo inizialmente il Parco del Gran Paradiso, area protetta in cui abbondano la fauna selvatica (il gipeto si nutre principalmente di ossa di carcasse animali) e le pareti rocciose, oltre alla tranquillità che il parco offre: sul suo territorio sono infatti proibiti i sorvoli aerei.