Rally, il ritorno del «Valle d’Aosta» tra entusiasmo e qualche polemica

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Non farà parte della Coppa Rally di zona e neppure dei 3 campionati tricolori, ma il ritorno in calendario, dopo 10 anni di assenza, del "Rally della Valle d'Aosta", che si disputerà domenica 5 giugno 2022, è salutato con entusiasmo da tutto il mondo motoristico valdostano e da buona parte di quello piemontese.

Un “nuovo” rally

alla sua 43esima edizione

"Noi abbiamo semplicemente chiesto di avere una gara in una data interessante e - spiega Ettore Viérin (foto), presidente dell’Aci Valle d’Aosta, organizzatore della competizione - nella commissione rally di Aci sport, il responsabile Daniele Settimo ha preso a cuore la nostra richiesta, permettendo la riprogrammazione del “Valle d’Aosta” e consentendoci così di ripartire con una nuova competizione. Bisogna rendersi conto che sono tante le gare in programma in Piemonte ed è possibile che dal "Rally de Grappolo" siano preoccupati per il fatto che alcuni equipaggi potrebbero preferire correre da noi invece che da loro, però visto che fanno parte della Coppa di zona e la loro gara sarà 2 settimane prima della nostra sicuramente non avranno problemi."

L’ostruzionismo

del “Rally del Grappolo”

L'impegno di Ettore Viérin e del consigliere Luca Lattanzi - ancora attivo nei rally come copilota di Marco Blanc con ultimo piazzamento l’11esimo posto assoluto sabato 4 e domenica 5 dicembre nel “Rally di Castiglione Torinese” - permetterà quindi di ripartire con la 43esima edizione della gara valdostana, inserita tra i 35 rally italiani in calendario. I delegati dell'Automobile Club di Aosta hanno però dovuto superare l’ostruzionismo degli organizzatori del "Rally del Grappolo" di San Damiano d’Asti, vinto nel maggio del 2021 dal nostro Elwis Chentre. Il regolamento federale prevede al riguardo che tra 2 gare, in ogni zona di riferimento, debbano trascorrere almeno 3 settimane ma tra il "Grappolo" di domenica 22 maggio e il "Valle d'Aosta" di domenica 5 giugno 2022 le settimane sono 2, tanto che nella prima versione del calendario la gara valdostana era programmata per domenica 12 giugno. A quel punto però la vicinanza con il "Rally di Alba" valido per il Campionato Italiano Assoluto, portato da domenica 3 luglio a domenica 26 giugno per non incidere sul ligure "Rally della Lanterna" del 3 luglio, non avrebbe permesso il rispetto delle regole e così si è anticipata la nostra gara.

La concomitanza c’è

Il “Rally di Sardegna”, gara WRC

In effetti la concomitanza esiste, ma è con il "Rally di Sardegna” che domenica 5 giugno si svolgerà tra Olbia ed Alghero concludendo l'unica prova in Italia del circuito mondiale "Fia World Rally Championship". "Ovviamente i concorrenti del WRC non sono gli stessi del "Valle d'Aosta" - sottolinea Ettore Viérin - anche se abbiamo previsto di accettare delle iscrizioni internazionali. La concomitanza con il "Rally di Sardegna" potrà creare qualche difficoltà nel reperire i commissari di percorso, visto che da loro ne serviranno centinaia, tuttavia noi ci siamo già attivati."

La polemica sulla scelta

di non organizzare

una competizione storica

Dopo l'annuncio del ritorno del rally valdostano, non sono mancate le critiche per non avere previsto anche una gara storica, riservata alle vetture fabbricate tra il 1947 e il 1981, i cui campionati stanno raccogliendo sempre più consensi. "Noi vogliamo organizzare una gara per sport. - conclude Ettore Viérin - Per questo abbiamo preferito rinunciare all'opportunità di allestire la versione storica, dato che richiede una serie di disposizioni specifiche difficilmente applicabile nella situazione attuale. Per ora puntiamo a gestire bene il ritorno del “Rally della Valle d’Aosta” poi si vedrà."

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