Rallenta la fuga del personale medico L’adesione ai concorsi è in crescita
La situazione del personale medico e sanitario è sempre estremamente critica ma forse si vede una piccola luce in fondo al tunnel. E’ quanto emerge dai dati in merito a “reclutamento e fidelizzazione del personale” forniti martedì scorso, 20 agosto, dall’Usl e definiti «incoraggianti» dal direttore generale dell’Usl Massimo Uberti.
Il primo segnale positivo viene dall’adesione ai concorsi che nel corso del 2024 sono stati banditi per diverse specialità e hanno registrato un incremento significativo delle candidature, 5 volte più numerose di quelle avvenute in passato, con un aumento sia del numero di iscritti sia degli idonei inseriti in graduatoria. I 13 concorsi pubblici da dirigenti medici espletati da inizio anno o in via di espletamento hanno raccolto 120 candidati: in precedenza le candidature per le stesse posizioni erano state 24.
Anche il numero di cessazioni non dovute a pensionamento (cioè chi sceglie semplicemente di licenziarsi dalla sanità pubblica valdostana per trovarsi un altro lavoro) negli ultimi anni mostra un trend positivo, in diminuzione.
Inoltre, i corsi di formazione per medici di famiglia hanno raggiunto la massima capacità di adesioni, con 10 iscritti al Corso regionale di Medicina generale.
«La crescita del numero di iscritti ai nostri concorsi, nonché il rallentamento della cosiddetta “fuga”, rappresentano un risultato importante, incoraggiante, che traduce l’impegno che stiamo concentrando da tempo sul settore oggi più critico a livello nazionale per la tenuta del Sistema Sanitario pubblico: il reclutamento e la fidelizzazione del personale medico e sanitario. - dichiara il direttore generale dell’Usl Valle d’Aosta Massimo Uberti - Le sfide che stiamo affrontando e che affronteremo ancora per i prossimi anni sono enormi, ma questi risultati ci mostrano che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta. Questo non vuole dire che recupereremo tutto il “gap” accumulato in numerosi anni, ma stiamo invertendo la tendenza ed iniziamo a vedere la situazione migliorare». «A questo proposito - prosegue Massimo Uberti - un grande ringraziamento va ai nostri uffici amministrativi, alla Struttura complessa Sviluppo delle Risorse umane, impegnati in questo settore, nonché ai nostri Direttori di Struttura che già sono stati coinvolti nella diffusione dei concorsi e hanno compiuto un lavoro egregio di “scouting”, di contatto con le Scuole di Specializzazione, di rete tra aziende sanitarie».
«Il futuro del Sistema sanitario valdostano dipende dalla capacità di mantenere i propri professionisti e di attrarne di nuovi: molti dei problemi quotidiani e più sentiti dalla nostra comunità partono, infatti, dal numero non adeguato di professionisti in campo. - ricorda l’assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi - La loro carenza è una delle maggiori criticità per la Sanità a livello nazionale. I numeri dei recenti concorsi dell’Usl confermano l’efficacia delle azioni intraprese e premiano il lavoro corale nel quale siamo impegnati per rispondere ai bisogni della popolazione, dei cittadini e dei turisti che scelgono la nostra regione. Le numerose opportunità di carriera in azienda e la qualità della vita nel nostro territorio sono aspetti che vanno promossi e raccontati, con l’aiuto di tutti».
La carenza di medici specialisti e infermieri in Valle d'Aosta rispecchia un trend nazionale, ma con sfide amplificate dalla peculiarità del territorio. L’Ospedale regionale, pur servendo un bacino di popolazione ridotto, richiede una vasta gamma di specialità mediche, necessitando così di un numero proporzionalmente maggiore di personale rispetto ad altre regioni. Inoltre, la vicinanza alla Svizzera accentua la “fuga” di professionisti verso condizioni di lavoro più attrattive.
Per favorire il reclutamento, l'Usl Valle d'Aosta sta attuando un piano articolato su diversi fronti, anche attraverso l’implementazione di strategie di comunicazione mirate, tra cui la promozione delle opportunità di lavoro sui social media e la partecipazione a eventi nazionali di società scientifiche. «Le azioni messe in campo - scrive l’Usl in una nota - riflettono un approccio proattivo, indispensabile per attrarre i professionisti necessari a mantenere i servizi sanitari. Attraverso il nuovo atto aziendale sono state introdotte nuove posizioni professionali e progressioni verticali. Inoltre sono stati siglati accordi con centri di eccellenza per promuovere la crescita professionale. Particolare attenzione viene data alla cura del clima aziendale, utilizzando criteri di selezione e valutazione che privilegiano la capacità di fare gruppo e relazionarsi efficacemente all'interno dell'organizzazione».