Ragazzi disabili esclusi dai soggiorni marini Spuntano i quattro posti che mancavano
Anche i quattro ragazzi disabili che in un primo tempo erano stati esclusi potranno partecipare ai soggiorni marini. Lo ha comunicato in una nota giovedì scorso, 28 luglio, l’Assessorato regionale della Sanità, dopo che il caso era stato portato all’attenzione pubblica dall’intervento - pubblicato sulle pagine de La Vallée Notizie di sabato scorso, 23 luglio - di Corrado Adamo, padre di un giovane disabile.
«L’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali - in merito alle notizie di stampa relative all’esclusione di “tanti” utenti dai soggiorni marini estivi rivolti a persone con disabilità psicofisiche organizzate dal Dipartimento Politiche sociali - precisa che il numero complessivo degli utenti esclusi dai tre turni organizzati nel periodo estivo dopo la prima istruttoria è pari a 4 rispetto ai 54 posti disponibili (2 posti in più rispetto al fabbisogno del 2021). - si legge nella nota dell’Assessorato - A seguito di tale esclusione, il Dipartimento Politiche sociali ha provveduto ad effettuare, con la massima tempestività, le necessarie verifiche con il soggetto aggiudicatario del servizio, per ipotizzare, con le strutture ricettive e con i servizi di trasporto, l’ampliamento di ulteriori due unità da assegnare al secondo e al terzo turno allo scopo di soddisfare tutte le richieste. In data odierna, la Cooperativa ha comunicato formalmente la possibilità di soddisfare tutte le richieste pervenute. L’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali è dunque lieto di poter garantire il soggiorno marino a tutti gli utenti che ne hanno fatto domanda».
Corrado Adamo esprime soddisfazione, ma solo in parte: «Prima che rendessimo nota questa triste storia avevamo già segnalato la situazione ed oggi la cooperativa incaricata ci ha chiamato e due ragazzi esclusi ad agosto ed altri due a settembre andranno al mare. Tutto risolto? No, non è risolto, a questa brutta storia è stata solo messa una toppa. Ed il prossimo anno? il regolamento va modificato, va rimesso ordine! Avevo detto che qualcuno doveva intervenire e questo è accaduto. Avevo fiducia su alcune persone dell’Assessorato alla Sanità, sensibili e rispettose dei diritti dei fragili, persone e famiglie, ma va messo ordine perché i problemi in sospeso sono enormi. Io ci sono, tante famiglie ci sono, alcune associazioni sono sul pezzo ma ancora troppa distrazione, poca coscienza della gravità dei problemi stanno rallentando le soluzioni peraltro prospettate da tempo. Noi ci siamo. Il supporto di Confad - Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità è stato importante perché ci ha appoggiati, anche grazie all’Area legale, come famiglie in primis e solo dopo ho agito anche come referente regionale. I problemi da affrontare sono enormi e ne abbiamo da tempo discusso con l‘Assessore. Speriamo di trovare a breve soluzioni grazie ad un ad una vision, pianificazione e coprogettazione chiara, condivisa e in tempi strettissimi».