“Radici d’Acciaio”, una mostra sul legame tra la Cogne e Aosta
La Cogne Acciai Speciali e il Comune di Aosta organizzano “Radici d’Acciaio”, la mostra fotografica sulle origini della nota azienda aostana.
L’esposizione - presentata giovedì scorso, 17 ottobre, nella Sala conferenze della Cogne dalla direttrice generale Monica Pirovano, dal sindaco di Aosta Gianni Nuti, dall’assessora alle Politiche sociali Clotilde Forcellati e dal maestro del lavoro Luigi Busatto - sarà inaugurata giovedì prossimo, 24 ottobre, alle 17.45, nella Bocciofila del Quartiere Cogne, in via Giorgio Elter. L’evento inizierà alle 17.30 con un’introduzione musicale a cura di 3 giovani promettenti valdostani: la violinista Annalisa Foretier, il trombonista Leonardo Dall’Anese e la pianista Madeleine Montrosset, che si esibiranno prima dell’apertura ufficiale della mostra.
“Radici d’Acciaio” rappresenta un percorso espositivo dedicato alle origini della Cogne e del suo profondo legame con il territorio. La mostra ha quindi l'obiettivo di ripercorrere attraverso 17 immagini d’epoca la storia della fabbrica che ha plasmato il tessuto economico e sociale della città di Aosta. Le fotografie coprono un arco temporale che va dalla costruzione dei primi capannoni nel periodo della Prima Guerra Mondiale, sino alla fine degli anni Cinquanta, mostrando in modo autentico la realtà lavorativa di quegli anni.
Alcune delle fotografie provengono dalla collezione privata di Luigi Busatto, maestro del lavoro e appassionato studioso della storia della Cogne, che ha messo a disposizione parte del suo archivio personale. I volti, le macchine, i forni ed i luoghi di lavoro immortalati in queste immagini sono testimonianze di un’epoca di grande sviluppo industriale.
La mostra sarà visitabile fino a sabato 23 novembre negli orari di apertura della Bocciofila. Al termine della rassegna, le fotografie verranno collocate dietro il bancone del bar della Bocciofila e dietro il bancone del Baretto di via Vuillerminaz, sempre nel Quartiere Cogne.
«Questa mostra rappresenta un viaggio nelle radici della nostra azienda e, allo stesso tempo, un omaggio a tutte le persone che hanno contribuito a plasmare la storia della Cogne Acciai Speciali e della città di Aosta. - sottolinea la direttrice generale della Cogne Monica Pirovano - “Radici d’Acciaio” non è soltanto un’esposizione di immagini storiche, ma è un tributo alla forza e alla dedizione di una comunità che ha saputo crescere insieme alla nostra azienda. Ogni scatto racconta una parte della nostra storia, fatta di lavoro, impegno e sacrifici condivisi, e rappresenta l’evoluzione della Cogne Acciai Speciali e il suo legame inscindibile con la città di Aosta».
Per il sindaco di Aosta Gianni Nuti «Il progetto espositivo rende onore alla storia di Aosta e alla matrice industriale che ne ha contraddistinto lo sviluppo dagli anni Venti del secolo scorso per almeno 50 anni. Il Quartiere Cogne è stato un esempio riuscito di città nella città costruito su più pilastri: disegno urbanistico, realizzazioni edilizie e coesione sociale che si erano sfaldati in un periodo di grandi mutamenti sociali ed economici tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio del nuovo secolo. A partire dai fondi del PNRR, e in collaborazione con Arer, abbiamo voluto ripensare il Quartiere Cogne e ridargli la centralità che merita attraverso uno sforzo economico, progettuale e di opere che non ha eguali nella storia recente della città e che, una volta attuato, riconsegnerà ampiamente riqualificata alla comunità una porzione di estrema rilevanza del territorio urbano».
«La mostra che verrà inaugurata prossimamente- dichiara l’assessora alle Politiche sociali, abitative e Pari opportunità Clotilde Forcellati - costituisce un evento molto importante di connessione tra la Cogne e la città. Con essa la società evidenzia il mantenimento di un legame ideale con quel patrimonio immobiliare che per decenni ha segnato la storia di Aosta, e che ancora oggi rappresenta un segmento urbano di primaria importanza».
Commenta il maestro del lavoro e appassionato studioso della storia della Cogne Luigi Busatto: «Da sempre, la mia, è stata una dovuta riconoscenza per la Cogne, essendomi sentito in debito con lei per quanto ho potuto usufruire dei suoi circoli ricreativi e professionali com: la colonia di Cavi di Lavagna, l’atletica, la corale, i soggiorni marini, i corsi serali per la maturità tecnica, i decenni operativi nelle sue strutture. Pertanto, la proposta di una collaborazione, nell’occasione del centenario dello stabilimento, ha stimolato in me una profonda ricerca delle sue memorie latenti, e nacque così il libro “Vite scandite dal suono di una sirena” e la mostra fotografica “Il percorso storico e sociale della nostra Cogne” che, da 2 anni, chiude il tragitto del museo minerario di Cogne».