Raccolti in un libro i 60 anni di storia dello Sci Club Corrado Gex
Sono trascorsi 60 anni da quando nel 1963 un gruppo di giovani di Arvier, Avise, Introd, mossi dalla passione per lo sci, fondò lo Sci Club Arvier, che oggi si chiama Sci Club Corrado Gex. La pubblicazione per celebrare l’anniversario (testi Federica Giommi, progetto grafico Tranti Design, stampa Tipografia Valdostana, senza dimenticare il lavoro di coordinamento e raccolta materiali dello Sci Club) sarà presentata nella sala polivalente di Arvier venerdì prossimo, 29 dicembre, alle 20.45. Con la mediazione del giornalista Silvano Gadin, si ripercorreranno le tappe di questo viaggio fatto di aneddoti e di persone che hanno segnato la storia dello Sci Club Corrado Gex. Come i soci fondatori che il 13 gennaio 1963, su iniziativa di Carlo Joris presidente, Luigi Barrel e Attilio Glarey vice presidenti, Luigi Bacchi segretario, Aldo Crétier, Arturo Jacquemod ed Ettore Viérin consiglieri, diedero vita allo Sci Club Arvier.
“Per quel che riguarda i materiali - ricorda Rudy Pivot - acquistavamo gli sci di legno e li portavamo a Checco Lunardi che fissava gli attacchi. La prima divisa sociale invece era stata cucita da Ida Perron, mentre il maglione sociale di colore blu, con due bande bianche sul braccio, era stato confezionato da Gemma Junin di Leverogne”.
Negli anni Ottanta, lo Sci Club è ormai strutturato e corsi e gare sociali si svolgono a Valgrisenche e a Rhêmes-Notre-Dame. Alla guida c’è Mario Ruggeri, dirigente del settore agonistico dal 1986 al 1988, vice presidente dal 1988 al 1994, presidente fino al 2010 e ancora membro del direttivo.
“Nel 2017 abbiamo deliberato di abbandonare i corsi di sci alpino, che sono stati delegati allo Sci Club Valgrisenche, per dedicarci esclusivamente allo scialpinismo” ricorda Roberto Perrier presidente dal 2010. Una scelta dovuta anche all’organizzazione del “Millet Tour du Rutor Extreme” che richiama atleti da tutto il mondo. Tanti gli sportivi che hanno vestito i colori dello Sci Club, tra questi Nadir Maguet, Henri Aymonod, Sebastien Guichardaz, François Cazzanelli e Stefano Stradelli.