Quincinetto e Marianopoli, gemellaggio di condivisione

Quincinetto e Marianopoli, gemellaggio di condivisione
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«Il gemellaggio parrocchiale con Marianopoli in occasione delle festività di San Giuseppe, il santo dell’accoglienza, è stato un evento che ha rappresentato per tutti, nessuno escluso, una bellissima testimonianza di carità, integrazione e cultura condivisa». Così si esprime don Luca Pastore, parroco di Quincinetto, Quassolo e Tavagnasco, commentando il gemellaggio parrocchiale all’insegna del cibo, delle tradizioni e della benedizione di San Giuseppe che ha visto protagonisti domenica scorsa, 26 marzo, i Comuni di Quincinetto, di Tavagnasco e di Marianopoli, in provincia di Caltanisetta, che ha inviato il suo parroco don Bernardo Briganti a celebrare la Messa nella chiesa del Santissimo Salvatore di Quincinetto, assieme allo stesso don Luca. Al termine della funzione religiosa, che ha accolto in chiesa più di trecento persone, una processione di fedeli si è spostata tra le vie del paese sino all’auditorium “Dante Conrero”, dove è stata allestita la spettacolare Tavolata di San Giuseppe, tradizionalmente imbandita con prodotti enogastronomici della comunità siciliana e ornata da drappi e veli con gli ex voto, per quest’occasione impreziosita anche con le specialità canavesane e piemontesi. «E’ stata davvero una rimarchevole iniziativa. - prosegue don Luca Pastore - Una festa in grado di avvicinare diverse comunità e di mostrare uno splendido senso di appartenenza, alla terra soprattutto, che genera i suoi prodotti alimentari, ma anche alla condivisione, alla generosità di chi li mette a disposizione di tutti, anche dei più bisognosi. I piatti preparati con cura e passione sono stati distribuiti anche alle fasce deboli, alle famiglie bisognose della parrocchia, agli anziani soli. Si è trattato sì di mangiare assieme sul momento ma anche di pensare a chi è meno fortunato di noi. Anche una ragazza musulmana del posto ha voluto partecipare con le sue specialità a base di datteri». Una celebrazione a base di piatti della tradizione canavesana e siciliana che ha suggellato l’integrazione di emigrati di Marianopoli nel Comune della Musica e del Bel Canto, iniziata negli anni Sessanta del secolo scorso, quando un notevole numero di operai siciliani fu assunto dalla ditta Cogeis, trovando lavoro e ospitalità nel territorio quincinettese, fino a insediarsi definitivamente con le famiglie nella nuova terra d’adozione. Almeno una cinquantina di operai provenienti proprio da Marianopoli risultò alle dipendenze della Cogeis, inaugurando così una feconda stagione di relazioni amichevoli con i due Comuni, continuata sino ad oggi.

Erina Patti, vicesindaco di Quincinetto, è appunto nativa di Marianopoli, e ha fatto le veci del sindaco nell’accogliere la delegazione dei manchesi. E proprio San Giuseppe, nelle parole di don Luca, parrebbe aver compiuto anche il piccolo miracolo di unire fraternamente due Comuni come Quincinetto e Tavagnasco, non sempre solidali per altre questioni: per la prima volta, hanno suonato assieme addirittura le due Bande musicali. «Questo gemellaggio - aggiunge il sindaco di Quincinetto Angelo Canale Clapetto - è solo l’ultimo tassello di una serie di incontri che sono testimonianza di un’integrazione nata bene e sviluppatasi meglio con il tempo, per chi ha trovato qui lavoro, si è sposato, ha scelto poi di vivere nel nostro Comune, condividendo la fede e la tradizione secolare legata alla figura di San Giuseppe».

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