«Questi politici non sanno nemmeno cosa stanno facendo»
Che qualcosa si stia muovendo in questi giorni dietro le quinte della politica valdostana non è più un segreto, e tra i protagonisti dell’associazione «Evolvendo» di Bruno Milanesio vi è il nome di un altro «big», Leonardo La Torre. «Evolvendo vorrebbe creare dall’esterno un progetto per confrontarsi con quelli che governano, perché la politica si può fare anche fuori dal Consiglio regionale» dichiara l’ex assessore regionale alle Attività produttive e al Bilancio. «Vorremmo rivolgerci alla società civile, portando un progetto concreto attraverso dibattiti e confronti. La politica di oggi manca di progetti, e noi siamo nati per aiutare, perché ci siamo resi conto che chi governa in Giunta è davvero debole». Per Leonardo La Torre «Evolvendo» servirà a dare delle risposte alla mancanza di progettualità che in questo momento sta attraversando la politica valdostana. «La debolezza della classe politica valdostana è sotto gli occhi di tutti - continua Leonardo La Torre - e questa esplosione di gruppi ne è la prova. Manca un progetto politico sociale, amministrativo, e anche culturale; diciamo che questi politici non sanno nemmeno cosa stanno facendo». Leonardo La Torre è convinto che la sanità valdostana stia implodendo e che il turismo sia qualcosa di sconosciuto nella nostra regione: «Mancano progetti politici, e quindi “Evolvendo” vuole essere un luogo neutro, né di destra e né di sinistra, dove le persone possano trovarsi e discutere». E allora sarebbe interessante anche rivalutare i politici del passato, come l’amico Bruno Milanesio, «che ha contribuito a far crescere la nostra regione perché, a suo avviso, fino a qualche anno fa la nostra regione progrediva, invece oggi siamo in una situazione di stallo». «La Valle d’Aosta ha delle potenzialità che non vengono espresse, fino a 10 anni fa la gente conosceva gli assessori, oggi sono degli sconosciuti, non esistono». Leonardo La Torre si sofferma poi su altre problematiche della politica valdostana, come la legge elettorale: «Quella in vigore è un danno. Prima di tutto sarebbe giusto un maggioritario, in modo che la gente scelga tra un progetto di destra o di sinistra. Oggi con la preferenza unica si eleggono 35 consiglieri autoreferenziali, dove nessuno di loro si sente di aderire ad un progetto». Non mancano poi le critiche ai partiti presenti in Consiglio Valle: «Il Pd è spaccato, e l’Union Valdôtaine sta cercando di ricostruirsi, senza successo. Hanno mandato l’assessore Roberto Barmasse allo sbaraglio, hanno preso una persona capace ma con totale inesperienza a gestire qualcosa più grande di lui senza alcun progetto politico alle spalle. Era normale che andasse a finire così». La riflessione poi si sposta sul centro destra, area in cui Evolvendo vorrebbe emergere: «Giovanni Girardini è un bravo comunicatore, però dopo la campagna elettorale è sparito, non si sente più. La Lega non riesce ad emergere con 11 consiglieri perché non ha un progetto politico vero. La verità è che sono tutti lì ad aspettare che arrivi qualcosa dall’alto, e non si rendono conto che il centro destra è senza una via d’uscita. Noi cerchiamo personaggi trasversali, da Forza Italia alla Lega. “Evolvendo” vuole riunire tutte queste persone che non riescono a trovarsi attorno ad un progetto, proponendo iniziative sociali, conferenze e dibattiti». Infine secondo Leonardo La Torre esistono domande che la politica dovrebbe assolutamente farsi: «Dove vuole andare la Valle d’Aosta nei prossimi 10 anni? Quali posti di lavoro stiamo creando? Quale autonomia vogliamo gestire? Quale sarà il concetto di autonomia nel prossimo millennio? Quale sarà il rapporto della Valle d’Aosta con lo Stato italiano e con l’Europa? Come mai siamo l’unica regione che non prende finanziamenti dall’Europa? Dobbiamo finirla di fare ordinaria amministrazione. Mettiamo nei posti apicali persone competenti con titoli e lauree, e non gli amici degli amici o i cugini dei politici. Questa mentalità ci porterà alla deriva».