“Questa non è Breuil-Cervinia”. Il pasticcio del toponimo non è ancora risolto: “Serve un’altra delibera del Comune”

“Questa non è Breuil-Cervinia”. Il pasticcio del toponimo non è ancora risolto: “Serve un’altra delibera del Comune”
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Con uno spiazzante paradosso alla Magritte, la rotatoria all’ingresso della località ai piedi del Cervino potrebbe essere abbellita da un pannello con la scritta “Questa non è Breuil-Cervinia”. Anzi, dovrebbe. Perché tecnicamente Breuil-Cervinia non esiste più dal momento che il toponimo - inopinatamente modificato in Le Breuil dal Consiglio comunale nella primavera del 2023 - non è ancora stato ufficialmente ripristinato. La questione è tornata al centro dell’attenzione del Consiglio regionale mercoledì scorso, 24 luglio. E, come in ogni farsa che si rispetti, non è mancato un ulteriore colpo di scena. Il motivo delle lungaggini infatti - ha spiegato il presidente della Regione Renzo Testolin - è dovuto all’incompletezza della deliberazione per fare “marcia indietro” che il Consiglio comunale di Valtournenche ha approvato nello scorso mese di aprile.

«A marzo 2024 - ha detto Renzo Testolin rispondendo a un’interrogazione illustrata dal capogruppo di Rassemblement Valdôtain Stefano Aggravi - la Struttura Enti locali della Presidenza della Regione ha indicato al Comune di Valtournenche il percorso da seguire per modificare le denominazioni ufficializzate nel 2023, in particolare la località Breuil, motivando la richiesta di ri-denominazione. Ad aprile, il Consiglio comunale ha deliberato la richiesta di riavviare il procedimento di ridenominazione dei toponimi comunali, senza indicare però quelli da modificare né le motivazioni alla base della scelta diversa rispetto a quella precedentemente assunta. A inizio maggio, quindi, la Struttura regionale ha chiesto al Comune di Valtournenche di meglio specificare quello che non emergeva dalla delibera consiliare per dare seguito alla procedura».

«Il Presidente ha chiarito che si tratta di una procedura che passa dalle strutture regionali. - ha replicato Stefano Aggravi - Il nostro intento era quello di capire il percorso, perché quanto sta avvenendo passa dal fatto che il cambio di denominazione ha generato una serie di problematiche».

Il marchio registrato da due privati cittadini

Intanto - per aggiungere un ulteriore tassello al quadro - è emerso che, nei mesi di confusione seguiti alla modifica del nome di Breuil-Cervinia in Le Breuil, due residenti di La Thuile, Claudio Salto e Mauro Collomb, il primo macellaio, il secondo maestro di sci, hanno pensato bene di acquistare il brand facendo richiesta di registrazione del Marchio d’impresa al Ministero il 6 dicembre 2023. Sei mesi dopo, il 5 giugno scorso, è arrivato il rilascio dei relativi attestati: Cervinia e Breuil-Cervinia appartengono ora per il 70 per cento a Claudio Salto e per il 30 per cento a Mauro Collomb. Il marchio, che ha validità 10 anni dal deposito della domanda e può essere rinnovato all’infinito ogni 10 anni, è stato registrato per esser tutelato in alcune classi come, per fare qualche esempio, servizi di pubblicita?, marketing e promozione; organizzazione di esposizioni per scopi commerciali o pubblicitari; ricerca di sponsor, promozione di prodotti e servizi attraverso la sponsorizzazione di eventi sportivi; servizi culturali, eccetera. La volontà dei 2 sarebbe di offrire gratuitamente l’utilizzo del marchio al Comune di Valtournenche e ai commercianti ma di programmare al contempo una serie di iniziative per vedersi remunerato il marchio legittimamente registrato.

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