Quartiere Dora, i 50 anni della Chiesa di Sant’Anselmo
Con una Messa solenne, presieduta dal parroco don Aldo Armellin e dal suo vice don Jean Claude Bizindavyi, domenica scorsa, 3 ottobre, sono stati celebrati i 50 anni della Chiesa di Sant’Anselmo nel Quartiere Dora. Il lavori per la costruzione dell’edificio di culto, del campanile e degli immobili annessi iniziarono nell'aprile del 1969. La chiesa venne poi consacrata da monsignor Ovidio Lari il 3 ottobre 1971. Secondo il progetto originario, avrebbe dovuto sorgere al centro del Quartiere Dora, ma per la ristretta superficie ivi disponibile fu edificata più ad est. La chiesa è stata costruita su progetto dell'ingegner Giorgio Rigotti di Torino e i lavori sono stati eseguiti dall'impresa di Maurizio Rossan in società con il figlio Mario di Saint-Pierre e un valido aiuto in questa fase giunse dal reverendo canonico Aldo Perrin di Sant’Orso. L'altare e il battistero sono opera dell'impresa di marmi di Guatliero Vuillermin di Verrès e sono stati eseguiti su disegno di don Luigi Garino. L’opera - chiesa e complesso parrocchiale - è stata realizzata con il finanziamento parziale dello Stato, con un mutuo con garanzia fidejussoria del l'Amministrazione regionale da estinguersi in 35 anni e con il contributo della Diocesi, specie per l'acquisto del terreno, oltre a quello di Enti e di privati.
Alla guida della parrocchia si i sono succeduti negli anni don Roberto Fosson dal 1962 al 1995, don Luciano Danna dal 1995 al 2006 e don Daniele Frimaire dal 2006 al 2012 a cui è subentrato don Aldo Armellin che è pure parroco di Sant’Orso.
«Quando sono stato parroco a Sant’Anselmo - ricorda il 49enne don Daniele Frimaire che successivamente è stato trasferito a Morgex e ora è viceparroco a Introd - ho trovato una comunità accogliente, con la quale nella quotidianità ho condiviso tante belle esperienze. Con alcuni fedeli del Quartiere Dora coltivo tuttora una bella amicizia. Credo che si giusto riconoscere a don Roberto Fosson il coraggio di iniziare un percorso che ha dato i suoi frutti».
Un’opinione condivisa da Bruno Hugonin, componente del Consiglio pastorale, che è intervenuto nella Messa di domenica scorsa. «Ho la fortuna di poter ricordare gli anni in cui è stata costruita al Chiesa di Sant’Anselmo. - riferisce Bruno Hugonin, 58 anni, attivo nella vita parrocchiale assieme alla moglie Laura Besusso e alle figlie Sylvie e Corinne, rispettivamente di 28 e di 24 anni - Allora il senso di appartenenza a una comunità era molto forte, cosa che con il passare del tempo si è purtroppo affievolita. Don Roberto Fosson ha fortemente voluto e creduto in questa chiesa che è riuscito a guidare e ad amministrare con fervore e competenza. E dalla celebrazione di questa ricorrenza è nostra intenzione mettere in campo delle iniziative per ravvivare nuovamente la partecipazione della comunità con un percorso di condivisione».
Tra le parrocchie in cui è suddiviso il territorio della città (6 in tutto, se si esclude la collina di Aosta con Porossan, Signayes ed Excenex-Arpuilles), quella di Sant'Anselmo è la più recente, essendo stata istituita il 29 settembre 1964. L'allora vescovo monsignor Maturino Blanchet partecipava ai lavori del Concilio Vaticano II e il decreto di costituzione della parrocchia fu firmato proprio a Roma. Tale iniziativa intendeva rispondere alle esigenze umane e spirituali degli abitanti di un nuovo quartiere della città, il Quartiere Dora, che proprio in quegli anni nasceva alla periferia orientale del capoluogo regionale, al confine con il Comune di Saint-Christophe. Verso la fine dell'ottobre 1962, i 214 alloggi lna-Casa in Regione Croix-Noire vennero occupati dagli assegnatari. Il canonino Roberto Fosson, a cui il vescovo Maturino Blanchet, partendo per l'apertura del Concilio, aveva affidato la cura di quei fedeli, celebrò la prima Messa nel Quartiere - all'aperto - nella festa di Cristo Re di quell’anno. Un appartamento nell'attuale via Buthier venne concesso a titolo dapprima di comodato e poi in affitto dalla Gestione lna-Casa. Sarà per ben 9 anni la cappella del quartiere, ove si celebravano 3 Messe ogni giorno festivo e vi si teneva la scuola di catechismo. Nell'ottobre 1965 venne inaugurata la nuova scuola che contava 270 alunni tra asilo ed elementari. Poi un nuovo lotto della Gescal venne assegnato a 32 nuove famiglie nel l'ottobre 1968. Insomma, si imponeva ormai inderogabile il problema di una nuova sede per il culto, esigenza che trovò risposta nell’impegno di don Roberto Fosson. E oggi? Marco Tonin, 73 anni, dipendente in pensione della Elea di Ivrea e da 40 anni residente nel Quartiere Dora, in gioventù giocatore di pallavolo nell’ Olimpia, presidente del Team Dora, associazione che collabora da sempre con la parrocchia per tutte le esigenze e le iniziative a favore di bambini, anziani e persone in difficoltà, osserva: «Ciò che ci dispiace è che non abbiamo un parroco che si occupa solo di Sant’Anselmo, dato che dopo don Daniele Frimaire si è proceduto all’accorpamento con Sant’Orso. Certo, è un problema dovuto alla crisi delle vocazioni che limita fortemente il numero di sacerdoti disponibili. Però sarebbe bello avere una figura costantemente presente a cui fare riferimento diretto».
Sempre nel solco delle celebrazioni per il mezzo secolo di vita della Chiesa di Sant’ Anselmo, giovedì prossimo, 14 ottobre, alle 18.15, verrà celebrata una Messa presieduta dal vescovo Franco Lovignana alla presenza dei i sacerdoti che hanno svolto il ministero nella parrocchia nel corso degli anni.