Qatargate, sequestrato un alloggio a Cervinia dalle Fiamme Gialle

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Anche la Valle d’Aosta viene lambita da quello che i giornali hanno ribattezzato Qatargate, ovvero l’inchiesta sulla corruzione di membri dell’Europarlamento per favorire gli interessi di Qatar e Marocco. Martedì 20 dicembre la Guardia di Finanza ha posto i sigilli a un alloggio nel condominio “Shuss 1” a Cielo alto a Cervinia. Il decreto di sequestro preventivo è stato sottoscritto dal Gip del Tribunale, cui l’aveva richiesto la Procura di Aosta.

A sollecitare il provvedimento era stata, mercoledì 7 dicembre, Eurojust, l’agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale. L’alloggio è proprietà della Nakaz Development, una società di pubbliche relazioni che vede quale amministratore Nicolò Figà-Talamanca, ritenuto una figura chiave dell’inchiesta. L’azienda lo ha acquistato lo scorso aprile, da 2 lecchesi, dinanzi a un notaio della media Valle.

Sul caso è al lavoro il giudice istruttore di Bruxelles, Michel Claise. L’ipotesi del magistrato è che l’acquisto dell’unità immobiliare si avvenuta nell’ambito di un’operazione di riciclaggio di denaro. Per questo, si è rivolto a Eurojust per ottenere, tramite le autorità italiane, il sequestro dell’immobile. Nicolò Figà-Talamanca è, nel frattempo, stato posto agli arresti domiciliari.

L’alloggio è stato pagato dalla società 215mila euro. Ha una superficie di 90 metri quadrati e si trova al quarto piano del complesso, che si affaccia sul Cervino. Si compone di 5 vani ed un’autorimessa. Da quando è stato acquistato dalla Nakaz Development, non è mai stato abitato.

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