«Pronto Soccorso in tilt: carenze di organico e pazienti ammassati»
E’ stata una giornata infernale, quella vissuta da pazienti e personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso di Aosta mercoledì scorso, 27 dicembre. Infatti più fattori hanno contribuito al sovraffollamento - numerosi gli sciatori che hanno riportato traumi sulle piste, tanto che l’elisoccorso è intervenuto 25 volte, a cui si sono aggiunte circa 200 chiamate alle ambulanze per cadute di anziani, malori e casi di Covid - con conseguenti tempi di attesa infiniti. A raccontare la sua esperienza è Giovanni Zara, 67 anni, che dopo 46 anni nella Guardia di Finanza si è congedato nel settembre del 2021 con l’anzianità di servizio più lunga in Valle d’Aosta e in Italia e il grado di brigadiere capo qualifica speciale. «Ho portato mia moglie al Pronto Soccorso per una visita a causa di una distorsione alle 7.38 e siamo usciti alle 18.58. - racconta Giovanni Zara - La situazione era incredibile, con i pazienti ammassati nel corridoio, tra i quali anche persone che stavano male». Giovanni Zara però ci tiene a precisare che «Il mio non è un atto di accusa al personale, anzi: per tutto il giorno c’è stato un solo medico in servizio ed era stravolto dalla fatica come pure gli infermieri. A loro andrebbe fatto un monumento per la loro dedizione professionale: umanamente non potevano davvero fare di più. Il mio invito, invece, è all’Amministrazione regionale e alla Direzione dell’Usl a intervenire prevedendo più organico per il Pronto Soccorso, almeno nei giorni in cui si sa che l’affluenza dei turisti è massiccia». Ma altre lamentele giungono anche per le farmacie di turno nei giorni di Natale ad Aosta. Un lettore segnala che domenica 24 dicembre «Era aperta solo la Farmacia comunale numero 4, quella sotto all’ipermercato Gros Cidac in via Carlo Alberto dalla Chiesa. In questo periodo sappiamo tutti che sono aumentati esponenzialmente i casi di influenza e di altre malattie di stagione, così il risultato è stata una coda lunghissima con tempi di attesa estenuanti per poter comprare i medicinali. In tali circostanze si dovrebbe prevedere l’apertura di più farmacie».