Progetto museale per l’80esimo anniversario del bombardamento A Pont si accende la polemica. Roger Juglair: “Io tagliato fuori”
La Giunta comunale di Pont- Saint-Martin ha approvato giovedì 27 giugno scorso un progetto museale ed espositivo per la commemorazione dell’80esimo anniversario del tragico bombardamento che il 23 agosto del 1944 causò la morte di 130 persone, tra cui 40 bambini che giocavano nelle piazzette. Quasi tutte vittime civili. Il centro fu distrutto. Il progetto - predisposto dal fotografo di Aosta Enrico Peyrot - prevede una mostra fotografica permanente lungo le vie del borgo, con 8 grandi pannelli contenenti 10 riproduzioni di significative fotografie realizzate nei giorni immediatamente successivi al bombardamento e foto-documenti provenienti sia dall’Istituto Luce di Roma sia dal Fondo fotografico Ardissone composto da 21 stampe originali, queste ultime opere di proprietà comunali. E’ prevista la «riqualificazione della comunicazione sulle pareti esterne all’ingresso de ‘L Castel», un percorso immersivo di visita al primo piano de ‘L Castel e una mostra delle fotografie dei fotografi Ardissone al terzo piano del medesimo edificio. A completamento della commemorazione dell’80esimo anniversario, il progetto contempla la realizzazione di un catalogo comprensivo composto di testi storici, testimonianze, 42 fotografie dell’Istituto Luce, 21 fotografie Ardissone e la documentazione. Un progetto dal taglio visivo ed emozionale, che intende dare spazio alle testimonianze e all’archivio fotografico del Comune per fornire la dimensione della tragedia a futura memoria, in un periodo storico in cui le guerre sono drammaticamente attuali. Si è anche voluto non chiudere l’esposizione solo in uno spazio ristretto ma “allargarla” al paese, con un percorso di immagini nel borgo che facciano da “inciampo” a chi passeggia e può osservare la devastazione di quello che è accaduto 80 anni fa.
Roger Juglair: “Io escluso dal progetto”
Il progetto museale per la commemorazione dell’80esimo anniversario del bombardamento sta però anche sollevando in paese alcune polemiche. Roger Juglair, ricercatore che con i suoi studi e le sue pubblicazioni - oltre che con la collaborazione con l’Imperial War Museum Duxford - ha fatto luce sull’episodio più cupo per il paese della Bassa Valle, sostiene di essere stato lasciato fuori dal progetto. «Sono stato tagliato fuori perché avevo una visione diversa. - dice Roger Juglair senza mezzi termini - Il mio progetto per un libro sull’80esimo anniversario è stato bocciato, quindi mi sono fatto da parte. Alcune cose le pubblicherò online. Devo dire che il sindaco ha tentato di risolvere la questione ma sono stato tagliato fuori dalla commissione, senza riguardo per il fatto che a suo tempo sono io che ho portato la storia di Pont-Saint-Martin nel museo inglese e che le mie ricerche hanno fatto da spunto anche per pubblicazioni inglesi e americane. I figli dei piloti che erano in quella squadriglia mi onorano della loro amicizia. Però evidentemente per qualcuno le ricerche storiche contano relativamente. Naturalmente, essendo stato messo in disparte, ho ritirato il mio materiale che avevo messo a disposizione come modellini di aeroplani e copie di alcuni libri e fotografie che mi erano state passate dall’American Air Museum che si trova vicino a Cambridge». «Tutti i miei progetti sono stati bocciati, oltre al libro anche una conferenza che volevo organizzare ad Aosta. - conclude Roger Juglair - Mi hanno però proposto di fare un discorso e di partecipare a un dibattito in occasione delle cerimonie per la commemorazione e di tenere alcuni incontri in classe con le scuole ma ho detto “no grazie”: non mi va di farmi prendere in giro dopo essere stato escluso».
«L’Amministrazione apprende dal giornalista la scelta del signor Juglair di non aderire alla proposta fattagli e tuttavia ne rinnova l’invito. - risponde l’Amministrazione comunale con una nota - L’Amministrazione come già in passato riconosce l’importante apporto del signor Juglair nel fare chiarezza storica sugli eventi del 23 agosto del 1944 e, con riferimento alla nuova proposta da lui formulata, ha invitato a suo tempo lo stesso a proseguirne il lavoro di ricerca. Al contempo precisa che lo stesso era stato informato che un altro progetto diverso era già avviato per le commemorazioni del 2024. Il progetto in questione non ha obiettivi storici, bensì emozionali e di valorizzazione del lavoro delle istituzioni scolastiche e delle persone che nei decenni passati hanno raccolto con attenzione e cura la memoria delle persone che hanno visto e subito la tragedia di Pont-Saint-Martin in quel terribile 23 agosto 1944. Obiettivo della presente opera è di dare importanza all’elemento della testimonianza e del ricordo attraverso le parole delle persone che hanno patito la tragedia e attraverso la forza delle immagini che non devono essere relegate negli archivi, ma devono “uscire” e diventare patrimonio di tutti, soprattutto delle nuove generazioni, in un periodo storico in cui la memoria scema, i testimoni diretti vengono sempre meno e le tragedie e la morte, che Pont-Saint-Martin ha vissuto 80 anni fa, si rinnovano in luoghi sempre più vicini a noi».