Progetto Lisa della Croce Rossa: una possibilità per persone in difficoltà

Progetto Lisa della Croce Rossa: una possibilità per persone in difficoltà
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Forti ed emozionanti: così sono i volontari della Croce Rossa e così sono risultate le testimonianze giovedì scorso, 19 maggio, nella presentazione alla sala conferenze della Bcc di Aosta da parte del Comitato regionale del progetto Lisa. La sigla sta per Lavoro, Inclusione, Sviluppo, Autonomia. «Attuiamo anche in Valle d’Aosta azioni rivolte a persone che si trovano a non avere altre opportunità. - spiega il vicepresidente del comitato regionale Marco Sarboraria - Sono spesso migranti o individui che sono stati colpiti dalla crisi causata dalla pandemia. Offrendo loro la possibilità di seguire una formazione e inserirsi nel mondo del lavoro, si permette di avere una scelta, tra una vita di inclusione sociale oppure una esclusione che può portare a scelte illecite e dannose».

A spiegare il Progetto è stato Fernando Ippoliti, project manager arrivato da Roma. «Attraverso la piattaforma Lisa si crea un contatto tra le aziende e chi sta cercando un lavoro. - ha detto il responsabile del progetto - Grazie anche al supporto dei presidi della Croce Rossa Italiana, il progetto Lisa ha l'obiettivo di favorire l'inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizioni di svantaggio e vulnerabilità ma anche aumentare la consapevolezza della comunità sull'importanza di coniugare produttività e fusione Lisa la piattaforma di recruitment on-line che accorcia le distanze». Alcune testimonianze sono state presentate da Velca Stefania Botti, consigliera del Comitato regionale Cri, storie di migranti che in pochi mesi hanno visto cambiare la propria vita grazie all’opportunità di lavoro. Silvia Squarzino, presidente dell’Enaip Valle d’Aosta, ha illustrato il coinvolgimento del consorzio Trait d’Union nel progetto “Dimore”, sperimentazione di percorsi di inclusione di persone senza dimora nella nostra regione. «Tra gennaio 2020 e dicembre 2021 - ha raccontato - abbiamo incontrato 123 persone, di cui 111 uomini e il 69 per cento stranieri. A fronte di 42 segnalazioni per percorsi di “housing first”, abbiamo potuto accompagnare 15 inserimenti, di cui 3 donne. Per quanto riguarda l’inclusione lavorativa, 7 persone hanno seguito tirocini, 6 hanno svolto lavori di utilità sociale, una ha ottenuto una borsa lavoro, una un contratto a tempo indeterminato, 2 a tempo determinato e altre 4 pratiche sono in corso».

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