Profumi d’oriente ai piedi del Monte Rosa al Ristorante Le Cadran Solaire di Antagnod
Angolo di oriente in Val d’Ayas, Le Cadran Solaire di Antagnod, di Martina Merlet e Kang “Woniu” Xiaojun, è più di un ristorante, quasi un centro culturale, tra mostre, piccoli concerti e corsi di cucina - panificazione, erbe spontanee, medicina cinese, arte-terapia - e di yoga. Inizialmente era una stalla, poi sistemata dai genitori di Martina, Davide Merlet e Annalisa Regis, che nel 1995 hanno attuato una profonda ristrutturazione, trasformando il locale in brasserie. Dopo alcune gestioni esterne alla famiglia, nel 2012 Martina e Kang, dopo 6 anni di vita a Pechino, hanno deciso di tornare ad Ayas e hanno iniziato a occuparsi del ristorante, il cui nome deriva dalla meridiana sulla facciata esterna della casa e da quella interna sulla volta del locale, che funziona grazie a uno specchietto sopra alla porta che riflette il sole. Avendo entrambi anche altri impegni lavorativi - Martina è operatrice olistica e insegnante di yoga, Kang è cameraman e fotografo -, Le Cadran apre alle 11, senza offrire il servizio bar, e propone attività coerenti con gli interessi dei proprietari.
Dopo aver avuto due cuochi in passato, ora Martina gestisce in prima persona la cucina, avendo appreso le basi dallo chef Stefano Marchetto del Pierre Alexis di Courmayeur, che aveva dato consigli per il primo menu. Nei piatti una ventata di Cina e di creatività si aggiungono ad alcune proposte tradizionali. La carne è poco presente - solo la costata di vitello alla valdostana e lo spezzatino ai tre sapori (cannella, anice stellato e zenzero) con salsa di soia, riso integrale italiano rosso o polenta speziata con l’alloro - mentre è alta l’attenzione al chilometro zero e alla sostenibilità. Per questo Martina Merlet ha tra i suoi fornitori Paolo Alliod di Periasc per le carni, Michel Becquet per le birre e le farine, importanti per il pane fatto in casa (insieme a Mulino Ottino sulla Serra di Ivrea, che macina a pietra in modo tradizionale), Samuele Becquet per le verdure e il genepy, ChampoluChèvre e La Tchavana per i formaggi, Altura per le trote.
Tra le proposte più legate al territorio, le crespelle vegetariane con fonduta al Bleu d’Aoste, la tartiflette e la trota salmonata affumicata con hummus all’olio essenziale di aneto e carpaccio di zucchini. L’influenza orientale si sente nelle spezie e in alcuni piatti, quali gli spaghetti alla chitarra con verdure saltate, tofu affumicato e mandorle, il curry di verdure con polenta all’alloro e i ravioli fatti a mano dal papà di Kang. Altre specialità sono le tagliatelle al farro con trota affumicata, ricotta caprina alle erbe, lime e pinoli tostati, la vellutata di pomodoro e cocco con scorzetta di lime e l’uovo spumato al tartufo su spinaci e fonduta. I dessert sono preparati dalla mamma di Martina che ha sempre avuto la passione per i dolci. I vini sono per il 90 per cento valdostani; in alternativa una bella selezione di tè. Per informazioni telefonare allo 0125 304051 o seguire la pagina Facebook Le Cadran Solaire.