Processo “Altanum”, l’accusa ha chiesto 130 anni di carcere

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Oltre 127 anni di carcere: a tanto ammontano complessivamente le pene richieste della Dda di Reggio Calabria al Tribunale di Palmi nel processo con rito ordinario seguito all'inchiesta per ‘ndrangheta denominata “Altanum”.

In dettaglio sono state proposte le condanne a 22 anni e 6 mesi di reclusione per Mario Gaetano Agostino, 78 anni, nato a Carpanzano, in provincia di Cosenza, a 21 anni per Giuseppe Facchineri, 52 anni, nato a Cittanova, in provincia di Reggio Calabria, a 12 anni ciascuno per Michele Raso, 60 anni, Vincenzo Raso, 69 anni, Vincenzo Raffa, 46 anni, Giorgio Raffa, 52 anni, Giuliano Sorbara, 49 anni, Raffaele Sorbara, 53 anni, Tommaso Fazari, 62 anni, tutti nati a San Giorgio Morgeto, in provincia di Reggio Calabria, e accusati di associazione di tipo mafioso.

La Dda invece ha chiesto l'assoluzione per 4 imputati che erano inizialmente stati accusati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Si tratta di Veronica Fonte, 35 anni, nata ad Aosta, Gianluca Cammareri, 33 anni, nato a Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria - difesi dall'avvocato Ascanio Donadio del foro di Aosta -, Maurizio Napoli, 50 anni, nato a Taurianova, in provincia di Reggio Calabria, assistito dall'avvocato Giuseppe Milicia, e Michele Fonte, 59 anni, nato a San Giorgio Morgeto e difeso dall’avvocata Mariella Vizzari. Gli inquirenti avevano ipotizzato un presunto giro di marijuana, risalente al 2013, che avrebbe sfruttato i camion di ditte di trasporti operative sulla tratta San Giorgio Morgeto - Aosta per far arrivare lo stupefacente dalla Calabria fino nella nostra regione.

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