Prix Grand Continent: il primo premio letterario europeo torna in Valle d’Aosta
Il Prix Grand Continent è il primo premio letterario europeo dedicato a sostenere la traduzione e la diffusione di un’opera di straordinario valore narrativo, grazie a un’importante dotazione, a cui contribuisce il Consiglio regionale della Valle d’Aosta, il GEIE Tunnel del Monte Bianco insieme a una serie di grandi fondazioni europee. La selezione 2024 del Prix Grand Continent include opere che spaziano tra diversi temi e stili, tutte in grado di stimolare una riflessione profonda sulla società contemporanea tra la vertigine del digitale e lo spessore della storia. Hey, Guten Morgen, wie geht es dir? di Martina Hefter esplora il bisogno di libertà e reinvenzione di una donna che trova rifugio nelle conversazioni online con truffatori amorosi. Tarántula di Eduardo Halfon intreccia il passato e il presente, esplorando le radici familiari e le cicatrici lasciate dai traumi storici del Guatemala. Paradiso di Michele Masneri racconta le disillusioni di un giovane giornalista in una Roma più vera del vero. Altri titoli come La première histoire di Frédéric Gros, che racconta la storia di Théoklïa, la prima grande martire cristiana, e Skóra po dziadku di Mateusz Paku?a, che affronta la memoria storica e le ombre del passato, completano questa selezione, che riflette la varietà e la ricchezza della narrativa europea contemporanea. Ciascuna candidatura comprende una traduzione ampia di estratti significativi e un approfondito dossier critico che viene valutato da una giuria internazionale. Quest’ultima si riunisce a Sky Way Monte Bianco in una cornice unica, a 3.466 metri di altitudine, sul Monte Bianco, per decretare il vincitore finale venerdì 6 dicembre . «Il Prix Grand Continent non è solo un premio letterario: è un laboratorio di idee che cerca di promuovere narrazioni ambiziose, capaci di influenzare l’immaginario politico e culturale dell’Europa contemporanea» spiega Barbara Cassin, presidente della giuria. «L’obiettivo è premiare opere che combinino eccellenza letteraria e una riflessione profonda su temi storici, politici o sociali del nostro tempo» continua Andrea Marcolongo membro storico della giuria del Prix. Il premio si inserisce in un contesto di crescente domanda per opere che superano i confini della narrativa tradizionale, come testimoniano successi recenti come Il mago del Cremlino di Giuliano da Empoli o Anatomia di un istante di Javier Cercas, entrambi membri della giuria. Da Roma a Berlino, da Cracovia a Siviglia, passando per Bruxelles e Parigi, il premio mette in connessione culture diverse, promuovendo una letteratura che sia allo stesso tempo profondamente locale e pienamente universale.