Primo posto per i guardaparco del Gran Paradiso alla 27esima edizione del «Trofeo Danilo Re»
Primo posto per la squadra di casa formata dai guardaparco del Gran Paradiso alla 27esima edizione del “Trofeo Danilo Re”, manifestazione che fino a domenica scorsa, 22 gennaio, ha radunato a Cogne i team provenienti dalle aree protette italiane, svizzere, austriache, slovene, slovacche, tedesche e francesi per quella che è considerata l’olimpiade degli addetti al controllo e alla sorveglianza dei parchi europei.
Sabato 21 la competizione ha visto la partecipazione di 184 guardaparco che hanno gareggiato in squadre da 4 elementi impegnati in diverse specialità: scialpinismo, sci alpino, sci nordico e tiro con la carabina. Il team del Gran Paradiso formato da Alberto Peracino (primo nella salita), Demis Massoni (decimo nel fondo), Stefano Borney (ottavo al poligono) e Mattia Colombo (terzo nello slalom gigante) si è aggiudicato il prestigioso successo davanti agli austriaci dei parchi degli Alti Tauri della Carinzia e degli Alti Tauri del Tirolo, che hanno ottenuto il secondo e terzo posto.
Terze nella classifica femminile le guardaparco Stéphanie Bethaz (salita), Claudia Linty (slalom gigante), Milena Bethaz (fondo) e Alice Naudin (tiro), precedute dalle colleghe tedesche del Parco bavarese del Berchtesgaden e da quelle dell’area naturale transfrontaliera italo-svizzera Alpi Veglia, Tevero e Valle di Binn.
Ancora nella competizione maschile, 26esima la mista dei guardaparco del Gran Paradiso Enrico Casetto e Daniele Valfrè insieme a Massimo Stufani e Monica Mastrella del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise e 35esimo il quartetto dei dipendenti e tecnici del Gran Paradiso, con Pier Giorgio Mosso, Claudia Turello, Sonia Calderola e Michela Rosso.
La manifestazione sportiva di livello internazionale, istituita in memoria di Danilo Re, guardaparco del dell'Alta Valle Pesio scomparso in servizio nel 1995, è stata anche un’occasione di confronto tra le varie aree protette sulle sfide che devono affrontare i guardaparco relativamente al cambiamento climatico e all’incremento degli afflussi turistici. Sono state raccontate le esperienze sul campo da parte di diverse aree protette e le modalità con cui sono state gestite dal punto di vista della sorveglianza, dell’attività di ricerca e della comunicazione. A contribuire alla sua riuscita sono stati con il loro sostegno l’Amministrazione regionale, il Comune di Cogne e il Consorzio operatori turistici di Cogne.