«Prima parte della stagione soddisfacente sia per gli impianti che per gli alberghi»
Il periodo delle festività di fine anno si chiude con un bilancio soddisfacente per La Thuile. Dopo l’iniziale «tutto esaurito» registrato a novembre, dicembre ha visto solo un leggero calo delle prenotazioni e una consistente presenza di turisti principalmente italiani, con l’aggiunta di alcuni stranieri provenienti da Usa, Paesi Bassi, Russia e Gran Bretagna.
«Nonostante le restrizioni governative, volte a contenere la diffusione dei contagi, la successiva introduzione del Green pass rafforzato, unitamente al passaggio attuale in zona arancione - precisa Dario Bandito assessore comunale al Turismo - l’intenso lavoro di riposizionamento della nostra immagine ci ha comunque permesso di ottenere, in questo periodo di riapertura della stagione invernale, risultati soddisfacenti, sia per quanto riguarda gli impianti di risalita che per gli albergatori e i ristoratori».
Se, in generale, si è avvertita la mancanza dei grandi gruppi portati dai tour operator esteri, La Thuile - che può contare su una clientela estera di prossimità - ha comunque registrato un buon numero di arrivi.
Certamente non si può ancora parlare di una vera e propria ripresa, anche in considerazione del fatto che l’intera Valle d’Aosta è attualmente in zona arancione, ma va detto che dopo lo stop totale di due stagioni sciistiche, la riapertura del comprensorio Espace San Bernardo ha fatto registrare un andamento senza dubbio confortante.
«Abbiamo inaugurato questa nuova stagione con ottimismo - afferma Stefano Collomb presidente del Consorzio Operatori Turistici La Thuile - e, alla ripresa delle attività, con la conseguente riapertura degli impianti, abbiamo immediatamente avvertito una sorta di “risveglio” della montagna invernale, incentivato dagli sciatori e dagli snowboarder desiderosi di tornare sulle piste del nostro comprensorio. Una meta sempre più amata, perché raggiungibile in pochi minuti dall’uscita dell’autostrada e perché capace di restituire l’energia e l’adrenalina necessarie a ricaricarsi».
Una stagione influenzata dall’introduzione di nuovi limiti e regole che hanno ridotto le presenze degli stranieri, che nelle passate stagioni rappresentavano una buona percentuale di visitatori. «Il bilancio di questi primi mesi di apertura della stagione invernale è sicuramente positivo - conferma Killy Martinet, presidente delle Funivie Piccolo San Bernardo - anche se non paragonabile al periodo antecedente il Covid. Hanno influito il calo degli stranieri e l’apertura rimandata della stagione, a causa del tempo poco clemente. Gennaio è da sempre un mese in cui si registra un calo fisiologico di arrivi, in ogni caso si mantiene per ora a livelli standard durante i fine settimana grazie al movimento generato dalle seconde case e dagli sci club».