Prima la segale di Rhêmes, poi gli orti di Cogne

Pubblicato:
Aggiornato:

Nuove opportunità di sviluppo agricolo e occasioni di sviluppo turistico si aprono a Rhêmes-Saint-Georges grazie al progetto «La Vallée du Seigle», per la valorizzazione della filiera cerealicola locale. Durante la mattinata di mercoledì scorso, 14 giugno, Maison Pellissier ha ospitato l’Atelier-Café de Montagne dedicato allo sviluppo locale, in particolare per la collaborazione tra gli operatori della filiera sulla valorizzazione della varietà autoctona della segale «SC 50 Rhêmes-Saint-Georges».

L’atelier, a cui ha partecipato una trentina di persone, è stato organizzato con il Comune di Rhêmes-Saint-Georges nel quadro della Strategia Aree Interne Grand-Paradiscoordinata dall’Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis.

Dopo l’introduzione del sindaco Nella Thérisod, la parola è passata a Paola Marin che ha illustrato il lavoro di censimento del patrimonio dell’architettura minore, soffermandosi in particolare sull’uso dei suoli, sulla digitalizzazione delle schede e sui modi per accedervi attraverso il portale creato con il progetto «Far Conoscere» del PITEM PACE Interreg Alcotra. Marilisa Letey, ricercatrice, ha poi confermato il ritratto del catasto storico con le foto d’epoca, presentando il paesaggio della vallata prima della raccolta, nonché la collaborazione tra le famiglie per la mietitura e la macinatura, nell’uso dei mulini e dei forni.

Mauro Bassignana dell’Institut Agricole Régional ha illustrato il percorso che ha condotto al recupero e al riconoscimento della segale autoctona «SC 50 Rhêmes-Saint-Georges».

Mauro Jaccod dell’Associazione Lo Gran, che ha raccontato il percorso svolto a partire dalle collaborazioni tra i coltivatori di segale rimasti nella Valdigne, per passare poi all’organizzazione associativa, a nuove produzioni, all’acquisizione di beni strumentali comuni - trebbiatrici, mulino - sia con fondi propri sia con il supporto di programmi europei. Ha anche illustrato il quadro economico della coltivazione della segale in Valle d’Aosta, mostrando i punti critici e anche il suo valore complessivo, per il turismo, per esempio con la trasformazione e con nuovi prodotti.

Il tema è stato ripreso poi da Alberto Stella, della Vallée du Seigle, che ha indicato le prospettive nella dimensione complessiva dell’iniziativa, sia agricola sia turistica e paesaggistica, indicando per esempio l’ambiente favorevole offerto dalle colture alla lepre selvatica.

Infine l’ex sindaca Laura Cossard ha illustrato il percorso verso la costituzione dell’associazione, con la partecipazione dei soggetti della filiera (produttori, operatori turistici).

Oggi sabato 17 giugno, alle 10, in piazza Cavalieri di Vittorio Veneto a Cogne si tiene invece l’atelier «Café de Montagne» dedicato allo sviluppo e alla valorizzazione della filiera ortofrutticola locale. L’evento ha luogo in occasione dell’installazione della mostra fotografica «Orti di Montagna: chi coltiva la terra crede nel futuro» di Francesca Alti. E’ prevista una presentazione di Francesca Alti sul suo progetto fotografico «Orti di Montagna: chi coltiva la terra crede nel futuro», di Virginie Deguillame - antropologa - riguardo al ruolo della cultura immateriale nella filiera orticola e del fiduciario della Condotta Slow Food Aosta, Adolfo Dujany.

Poi i contributi sulle esperienze di Emilia Berthod (Valsavarenche) e di Giorgio Elter (Cogne), con un commento di Alessandro Neyroz presidente del consorzio OrtoVda.

Abbonamento Digitale La Valléè
Archivio notizie
Novembre 2024
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
252627282930