Presenze invernali, estive, visite ai siti culturali: il 2020 a confronto con il 2019 nei dati dell’Osservatorio di TurismOk

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I punti chiave dell’andamento turistico in Valle d’Aosta nel 2020. Su questo si è concentrato l’Osservatorio turistico dell’agenzia TurismOk, trasformando numeri e dati in percentuali e grafici inviati nei giorni scorsi agli operatori del settore.

Dal confronto del 2020 con il 2019 emergono diverse situazioni interessanti. Per quanto riguarda l’andamento dei flussi turistici, l’inverno 2019/20 fa registrare un meno 24,4 per cento rispetto all’inverno 2018/19, l’estate 2020 meno 33,1 per cento nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente.

Le presenze italiane, che costituiscono il 67 per cento del totale, sono al 40 per cento dalla Lombardia, poco meno del 25 per cento dal Piemonte e del 15 per cento dalla Liguria. La permanenza media degli italiani è di 3,3 giorni.

Per quanto riguarda gli stranieri, quasi il 30 per cento arriva dal Regno Unito, il 15 per cento circa dalla Francia e più del 10 per cento dalla Svezia. La permanenza media degli stranieri è di 2,9 giorni.

Capitolo web: quasi il 60 per cento degli accessi ai siti web turistici riguardanti la nostra regione avviene tramite smarthphone, il resto dai computer.

Si registra un calo del 16,4 per cento - rispetto al 2019 - per ciò che concerne le visite di siti di servizi, un incremento del 9,8 per cento sui siti di strutture ricettive.

Gli ingressi ai siti culturali: i più visitati nel 2020 sono stati il Castello di Fénis con 46.279 accessi, il Teatro romano con 40.488 accessi e il Criptoportico forense con 33.611. Il picco naturalmente sempre ad agosto, con più accessi nel 2020 rispetto all’anno precedente.

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