Presentato il Bollettino annuale della Soprintendenza
Il Bollettino annuale della Soprintendenza per i Beni e le attività culturali della Regione è una sintesi delle attività della struttura, ma è anche la restituzione di un lavoro collettivo, è mettere nero su bianco studi e ricerche, perché possano essere consultati, esaminati e apprezzati. Il Bollettino numero 18 è stato presentato nella Sala conferenze della Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” ad Aosta lunedì 13 febbraio e ha offerto l’occasione per illustrare con molti particolari alcuni dei numerosi argomenti trattati. «Il Bollettino ha uno scopo divulgativo - ha commentato l’assessore ai Beni culturali e Turismo, Jean-Pierre Guichardaz - ed è anche la testimonianza della coralità e della collegialità del dipartimento». «Questo lavoro - ha aggiunto la soprintendente Cristina De La Pierre - racchiude tanto impegno e tanta professionalità che il personale porta avanti con continuità. È documento, strumento, memoria, ha un taglio scientifico forte ma è anche racconto delle attività. Ci sono gli articoli e schede più sintetiche su operazioni ed eventi, ed infine un corposo elenco delle iniziative che sono portate avanti. Ringrazio Sara Pinacoli e Laura Caserta per la raccolta e l’impaginazione dei contenuti».
Restauri, studi, progetti
La pubblicazione si apre con la preistoria, dedicando i primi due articoli alle “Tracce di aratura” all’Area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans e al sito preistorico “Barma Cotze 2” a Donnas. Quindi sono descritti gli scavi, il tunnel stratigrafico sotto viale Ginevra e la riscoperta degli scavi dell’800 della “Porta principalis dextera” di Aosta. Si passa poi alla documentazione dei restauri: il messale di François de Prez, la facciata sud del Seminario maggiore di Aosta, la pala d’altare di Vincenzo Cosentino con la Sacra Famiglia e i santi Anselmo, Claudio e Apollonia, l’altare maggiore della Collegiata dei santi Pietro e Orso. Alcuni testi sono dedicati ai nuovi allestimenti del museo della chiesa parrocchiale di Perloz, del Castel Savoia e al palazzo assistenziale Cogne. Ci sono poi i progetti sul territorio, dalla rete dei Forti agli studi sulla tutela del paesaggio, con un focus particolare su quelli finanziati con fondi europei. A tal proposito la restauratrice Ambra Idone ha presentato il progetto transfrontaliero Pa.C.E. e il portale www.atlasalpilatine.eu.
Il palazzo Cral Cogne
Che l’edificio che ospitava il Cral Cogne in corso Battaglione Aosta non si possa utilizzare perché bisognoso di restauro è risaputo, ma la storia dell’immobile e del quartiere, nati a servizio dei dipendenti dello stabilimento siderurgico, uno studio più approfondito. Se ne è occupato l’architetto Cristian Armaroli, che ha ricostruito con ricchezza di immagini le somiglianze del palazzo del Cral con altre architetture di prestigio, a partire dagli eleganti portici di via Roma a Torino. Tra le opere citate c’è anche quella, pubblicata nel 2016, del compianto Claudio Bredy, dedicata a “L'Opera Nazionale Dopolavoro”. «Con le leggi sindacali del 1923 - ha spiegato Cristian Armaroli - i lavoratori hanno ottenuto una riduzione dell’orario. Per non lasciare loro troppo tempo libero per fare politica o altro, nasce il dopolavoro». La mensa, il bar, lo spazio ricreativo: tutto doveva servire ad occupare i lavoratori. Si scopre così che, accanto al distributorio e al palazzo assistenziale, doveva esserci anche un cinema-teatro con un progetto di Giò Ponti di cui però si sono perse le tracce.
È possibile richiedere il Bollettino scrivendo all’indirizzo di posta elettronica r.gallo@regione.vda.it. Tutti i volumi precedenti al 18 sono consultabili sul sito web regionale nel canale tematico “Cultura”, sezione “Pubblicazioni”: