Pontey, nel bilancio del 2024 i lavori per rifare l’acquedotto

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E’ dedicata all’acquedotto la parte più consistente degli investimenti nel bilancio 2024 del Comune di Pontey. Il documento contabile - approvato durante la seduta del Consiglio di mercoledì 27 dicembre scorso - pareggia sulla cifra di 3 milioni 544mila euro, di cui circa 2 milioni di spese in conto capitale. Di queste, 1 milione 113mila euro serviranno per interventi legati al servizio idrico. «Si tratta di un contributo del Bim che permetterà di rifare completamente l’acquedotto nelle località basse del paese: Torin, Lezin e Bovaye. - spiega il sindaco Leo Martinet - Contiamo di partire con il cantiere in autunno per concludere il prossimo anno. Con questo intervento si completerà il rinnovamento dell’intera rete dell’acquedotto di Pontey, riducendo al minimo le perdite e affrontando anche con più tranquillità la questione della presenza del nichel, per cui stiamo valutando la fattibilità della captazione di altre sorgenti». Altri investimenti riguardano 50mila euro di fondi statali per la posa di pannelli fotovoltaici sull’area sportiva di Mesaney e interventi di rifacimento degli asfalti. «Stiamo anche mettendo mano all’impianto di videosorveglianza che è vecchio di 20 anni: stiamo un po’ alla volta sostituendo le telecamere vecchie con apparecchiature di nuova tecnologia, per avere un paese sempre più sicuro. - prosegue il sindaco Leo Martinet - Sempre in merito ai lavori più significativi che interesseranno il nostro territorio il prossimo anno, verranno assegnati in primavera quelli - realizzati dalla Regione - per il rifacimento del tratto di pista ciclopedonale tra Pontey e Châtillon. Nel contempo rifaremo anche tutte le tubazioni dell’adiacente ru per l’irrigazione dei prati, sempre nell’ottica del risparmio della risorsa idrica, che sarà sempre più carente nei prossimi anni».

Il bilancio è stato approvato con il voto di astensione della minoranza. «Alcune cose, come gli interventi sull’acquedotto, sono condivisibili. - spiega la consigliera di opposizione Ilaria Lavoyer - Altre, invece, le contestiamo, come l’incertezza sui tempi di realizzazione del piazzale di Bovaye e della messa in sicurezza dei ponti sul torrente Acqua Nera. Siamo anche contrari all’introduzione a bilancio della tassa di soggiorno: per una previsione di entrata di appena 1.000 euro all’anno si introduce un costo in più per chi pernotterà in paese e un onere burocratico per i titolari delle attività ricettive. Contestiamo poi nuovamente la determinazione delle indennità, in cui nella maggioranza ognuno fa quello che vuole: c’è chi se la riduce e chi la mantiene al massimo». «Per quanto riguarda la tassa di soggiorno, si tratta di una legge approvata a livello regionale. - puntualizza il sindaco Leo Martinet - Per le indennità, siamo in democrazia ed è giusto che ognuno scelga nel modo che ritiene opportuno». Per la precisione, il sindaco Leo Martinet e l’assessore Domenico Alberti si sono tagliati l’indennità rispettivamente del 20 e del 50 per cento. I consiglieri di minoranza Ilaria Lavoyer, Manuel Lavoyer e Carmen Théodule hanno rinunciato al gettone di presenza, così come le consigliere di maggioranza Noemi Epiney e Mary Stagnoli. «Con i soldi che risparmiamo dalle nostre indennità e gettoni - ricorda il sindaco Leo Martinet - alimentiamo un fondo comunitario che ci ha permesso di aprire il negozio e adesso abbiamo allo studio altri progetti legati al sociale».

La minoranza ha pure votato contro l’adesione del Comune alla Sev («temiamo nei prossimi anni un rincaro delle bollette dell’acqua» sottolinea Ilaria Lavoyer) e contro la ratifica della variazione di bilancio approvata il 30 novembre dalla Giunta. «E’ stata accantonata una cifra di 260mila euro per dei contenziosi che poteva essere discussa nel Consiglio che si era svolto appena 3 giorni prima. - puntualizza Ilaria Lavoyer - Desideriamo approfondire la quantificazione che è stata fatta per il calcolo delle somme accantonate al fondo passività potenziali». «Il contenzioso per i lavori al Municipio è una grana che ho ereditato e che vorremmo chiudere con un accordo bonario. - chiarisce il sindaco Leo Martinet - L’accantonamento di quella cifra è una scelta a tutela di tutti i consiglieri».

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