Pontey, gli amministratori si tagliano le indennità per far riaprire il negozio di alimentari del paese

Pontey, gli amministratori si tagliano le indennità per far riaprire il negozio di alimentari del paese
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Tra pochi giorni riaprirà nella sua sede storica in località Banchet l’unico negozio di alimentari di Pontey, chiuso ormai da diversi anni. L’iniziativa è la prima finanziata attraverso il fondo “Pontey per tutti”, creato alla fine di dicembre del 2022 dal Consiglio comunale attraverso una convenzione con la Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta. «Il fondo - si legge nella deliberazione che ne ha approvato l’istituzione - sarà costituito dalle economie di spesa derivanti dalle rinunce o riduzioni delle indennità da parte di alcuni amministratori sulla base di specifica espressione di volontà. Esso può essere alimentato anche da versamenti effettuati spontaneamente da privati cittadini oppure dal ricavato di iniziative benefiche, oppure ancora attraverso donazioni in denaro senza un vincolo di destinazione». «Ogni amministratore vi partecipa se e nella misura in cui ritiene opportuno, abbiamo lasciato una totale libertà in questo senso. - spiega il sindaco Leo Martinet - Abbiamo stipulato una convenzione con la Fondazione comunitaria in quanto permette di utilizzare i fondi seguendo regole precise ma con minori vincoli burocratici. Il fondo servirà per iniziative sociali per il paese e la prima, come previsto dal nostro programma elettorale, sarà la riapertura dell’unico negozio di Pontey, che purtroppo è chiuso ormai da alcuni anni, da prima del Covid, e che, soprattutto per la popolazione più anziana, rappresenta un servizio di grande utilità oltre che un luogo di incontro e di rilievo sociale. Ci siamo accorti della straordinaria importanza di un servizio del genere durante il periodo in cui siamo stati “zona rossa” per la pandemia. Abbiamo già individuato i futuri gestori e a breve tutto sarà pronto per la riapertura. Naturalmente questo non significa che paghiamo tutte le spese per il negozio, perché va garantito il principio di libera concorrenza: attraverso il fondo si provvederà a favorire la fase di avviamento. In seguito potranno essere finanziate altre iniziative, ad esempio a favore dei giovani o degli anziani, comunque sempre nel campo del sociale: la destinazione sarà decisa da un apposito comitato di gestione».

Polemica in Consiglio

Sulla scelta, però, non sono mancate le polemiche in Consiglio comunale. Il gruppo di minoranza ha infatti deciso di continuare a tagliarsi il 35 per cento del gettone di presenza ma di non versare la quota alla Fondazione comunitaria bensì di lasciarla come prima a disposizione del bilancio comunale per finanziare il cosiddetto “pacchetto anti-crisi” rivolto a sostenere le fasce più deboli della popolazione. «Apprezziamo le finalità della convenzione - ha detto in Consiglio la capogruppo Ilaria Lavoyer - ma, considerato il particolare momento di crisi economica, chiediamo che le economie di spesa derivanti dalle riduzioni delle indennità rimangano nel bilancio comunale e vengano destinate ad aumentare il capitolo “pacchetto anti-crisi”. Una gestione diretta da parte del Comune permette infatti di risparmiare il costo del Fondo (pari all’1 per cento di ogni donazioni oltre allo 0,50 per cento annuale del valore medio del patrimonio del Fondo) e questi risparmi possono essere utilizzati per aiutare maggiormente famiglie e attività in difficoltà». Ilaria Lavoyer ha inoltre definito «paradossale che la gestione del fondo sia riservata esclusivamente alla maggioranza. Nonostante noi del gruppo abbiamo sempre rinunciato e continueremo a farlo ad una parte dei gettoni di presenza non potremo far parte del comitato di gestione. La Giunta, invece, della quale il Vicesindaco e l’Assessora alle Politiche sociali continuano a percepire il massimo delle indennità, farà parte del comitato di gestione».

«La scelta di ridursi le indennità è una libera decisione di ognuno - replica il sindaco Leo Martinet - e non rappresenta l’unico modo di contribuire al fondo dal momento che lo si può fare anche attraverso donazioni private».

Il negozio di alimentari dovrebbe riaprire, salvo imprevisti, sabato prossimo, 4 marzo. Sarà in funzione dal lunedì al venerdì solo al mattino dalle 7.30 alle 12.30 e il sabato tutto il giorno dalle 7.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30.

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