Politica, volontariato, giornalismo: il triste addio al grande - e generoso - cuore granata Silvio Trione
Domenica sera l’Inter perde il derby con il Milan e la classifica di Serie A vede il Toro capolista da solo, a 11 punti dopo 5 giornate. Deve essere stata una immensa soddisfazione per il grande cuore granata di Silvio Trione, che quella stessa notte ha smesso di battere, lasciando andare un uomo che ha messo la sua firma su tante belle pagine della Valle d’Aosta. Politica, volontariato, famiglia, lavoro, giornalismo: Silvio Trione era impegnato in tanti ambiti e coloro che hanno avuto a che fare con lui ne conservano un bellissimo ricordo. Battuta pronta, umorismo e ottimismo contagiosi e soprattutto mai una parola contro qualcuno.
Silvio Trione era orfano di guerra: non aveva conosciuto il padre Pietro, morto in un campo di concentramento in Austria nel 1945.
Nato a Nus il 23 dicembre del 1941, paese dove abitava, Silvio Trione era sposato con Rita Ramella Votta, dalla quale aveva avuto una figlia, Luisa, coniugata con Alessandro Visinoni. Era nonno di Andrea, nato nel 2000, e di Francesco (2003), dei quali spesso raccontava agli amici o nella sua pagina facebook le imprese sportive (Andrea nell’atletica, Francesco nel calcio) con l’orgoglio di un nonno felice.
Geometra, si era diplomato nel 1962. Inizia la sua carriera lavorativa allo stabilimento siderurgico di Aosta della Cogne per poi proseguire alla Direzione Generale di Milano della Sias Società Italiana Acciai Speciali dal 2 maggio del 1963 al 29 febbraio del 1992, quando va in pensione, il 1° marzo.
Lavorava nell’area del personale e dell’organizzazione del lavoro, dove ha ricoperto la posizione di responsabile della selezione del personale dal 1970 al 1978, e della gestione del personale fino al 1980 dello stabilimento di Aosta e, successivamente, nell’ambito della Direzione Generale della Sias, della gestione del personale e degli organici degli stabilimenti di Aosta, di Verrès, di Vittuone in provincia di Milano e di Scafati in provincia di Salerno dal 1980 al 1985.
Consigliere comunale di minoranza a Nus dal 1970 al 1985 (lo sarà di nuovo dal 2005 al 2015), è poi stato sindaco dal giugno 1985 a luglio 1988 e da maggio 1995 a maggio 2000, dopo la legislatura 1988-1993 in Consiglio Valle.
E’ stato inoltre membro del Consiglio della Comunità montana Mont Emilius dal 1970 al 1988 e dal 1995 al 2000.
Segretario politico regionale della Democrazia Cristiana della Valle d’Aosta dal 1986 al 1994 (era iscritto dall’età di 16 anni), è stato consigliere regionale da luglio 1988 a giugno 1993, ricoprendo le cariche di presidente delle commissioni consiliari «Affari generali», «Industria, commercio e artigianato» e «Sviluppo economico» e vice presidente del Consiglio Valle dal 15 giugno 1992 fino a fine legislatura, 29 giugno 1993, con presidente dell’Assemblea Edoardo Bich, dopo il controribaltone che aveva portato alla guida della Regione Ilario Lanivi.
Trione fu anche membro del Comitato Promotore della candidatura olimpica di Aosta 98 in rappresentanza del Consiglio regionale, e di quel periodo Silvio Trione ricordava le lunghe chiacchierate con Gianpaolo Ormezzano, giornalista di fede granata.
Era iscritto all’associazione degli ex consiglieri regionali della Valle d’Aosta ed aveva aderito, dalla sua costituzione nel 2011, all’associazione degli ex sindaci della Valle d’Aosta, nel consiglio direttivo dal 2018.
Giornalista pubblicista dal 1993, direttore responsabile dei periodici «La Voce» organo dell’Associazione valdostana paraplegici e del «Notiziario dell’invalido civile della Valle d’Aosta», ha collaborato dal 2002 al 2006 con l’inserto bisettimanale NordOvest del quotidiano Il Sole 24 Ore e dal 1993 con il settimanale diocesano Corriere della Valle sulle cui pagine raccontava le cronache del Consiglio regionale e non solo, con l’occhio critico di chi era stato in prima linea. Dal 2013 era una delle firme de Le Messager Valdôtain. Era direttore responsabile del periodico Avis Valle d’Aosta e in passato addetto stampa dell’Asd Fenusma di calcio.
Nel 1994, in occasione del centenario di fondazione della Banda musicale di Nus, aveva raccolto, ordinato e commentato nella pubblicazione «1894-1994 Cento anni di note storiche della Banda musicale di Nus» il primo secolo di vita della Lyretta.
Nel 2003, per il ventennale di fondazione dell’Avis comunale di Nus, aveva curato la pubblicazione di «1983-2003 vent’anni di solidarietà» raccontando la donazione di sangue a Nus attraverso diverse testimonianze.
Membro del consiglio direttivo regionale dell’Anmic Associazione Nazionale Mutilati e d Invalidi civili della Valle d’Aosta dal 2001 al 2005, è stato socio fondatore e primo presidente della società sportiva DisVal e delegato regionale per la Valle d’Aosta - dal 1996 al 2004 - della Federazione Italiana Sport per Disabili.
Un’importante parentesi della vita di Silvio Trione - per oltre 40 anni alle prese con la difficile convivenza con il diabete - riguarda la donazione di sangue.
Socio fondatore, nel 1983, e primo presidente, dal 1983 al 1985, dell’Avis comunale di Nus, ha ricoperto la carica di vice presidente regionale e di responsabile della comunicazione dell’Avis della Valle d’Aosta dal 1999 al 2001 e quella di Presidente regionale nei mandati 2002-2004 e 2005-2008. Dal 2009 al 2017 ha continuato a fare parte dell’Esecutivo regionale. Eletto consigliere nazionale dell’Avis nel 2009, vi è rimasto ininterrottamente fino a dicembre 2017. Dal marzo 2010 - proposto dal Consiglio nazionale dell’Avis in qualità di rappresentante dell’Italia - nella Fiods-Fédération Internationale Organisations des donneurs de sang, è stato eletto dall’Assemblea generale a Parigi nell’aprile 2011 componente della Commission de contrôle della Federazione, per essere poi presidente della stessa Commission dal 2014 al 2018.
La camera ardente era stata allestita martedì nel Municipio di Nus, in tanti gli hanno portato l’ultimo saluto mercoledì 25 settembre nella chiesa parrocchiale di Nus.