«Pochi gli assistenti sociali che sono stati vaccinati»
«Molti professionisti iscritti al nostro Ordine, ad oggi, non sono ancora stati vaccinati. Questa situazione, che non risulta riguardare altri professionisti sociosanitari, appare particolarmente preoccupante». La segnalazione è della presidente del Consiglio regionale dell’Ordine degli assistenti sociali Anna Jacquemet ed è contenuta in una lettera che lunedì scorso, 15 marzo, ha inviato all'assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse, al direttore generale dell’Usl Angelo Pescarmona, al sindaco di Aosta Gianni Nuti, al coordinatore del Dipartimento regionale Politiche Sociali Vitaliano Vitali, all’amministratore unico della Società Servizi Valle d’Aosta Michel Luboz e alla dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Aosta Laura Morelli. «Il servizio sociale si colloca fra le professioni maggiormente impegnate sul fronte dell’emergenza Covid-19 - evidenzia Anna Jacquemet - anche perché a contatto con chi è maggiormente esposto a rischi e meno tutelato». Per questo la presidente segnala «Una scarsa attenzione da parte delle istituzioni nello stilare il piano vaccinazioni nella nostra Regione che, fino ad ora, non contempla gli assistenti sociali tra le professioni a cui dare priorità, eccezione fatta per i professionisti dipendenti dell’Azienda sanitaria locale che rappresentano, peraltro, una minima parte della comunità professionale». Anna Jacquemet osserva come generalmente si ritenga «Che la vaccinazione sia un presupposto imprescindibile per garantire la maggiore sicurezza possibile in tutti gli ambienti di lavoro» e ricorda che «Gli ambiti in cui esercita la propria attività professionale l’assistente sociale riguardano non solo le sedi lavorative ma anche il domicilio delle persone assistite». Pertanto Anna Jacquemet chiede alle autorità competenti «Che, con urgenza, venga integrato il Piano vaccinazioni regionale consentendo anche a tutte le assistenti sociali, in virtù delle attività che svolgono, di potersi immunizzare in via prioritaria».