Pisteur morto sotto una valanga La Procura chiede l’archiviazione

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Dopo la chiusura dell'indagine, nel febbraio scorso, si sono concluse le trattative tra le parti per il risarcimento in merito al decesso di Leandro Pession, addetto al soccorso sulle piste di sci della Cervino spa. Ora la Procura di Aosta ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta per omicidio colposo. Leandro Pession, 58 anni, il 29 novembre 2021 era stato travolto da una valanga nella zona del colle superiore delle Cime Bianche. L'incidente si era verificato nei pressi della sciovia Grand Sommettaz, a oltre 3.000 metri di quota, nei confini del Comune di Ayas. Sotto accusa erano finiti l'ex presidente della Cervino spa Herbert Tovagliari, e Giorgio Cazzanelli, in qualità di direttore delle piste di Valtournenche. La vittima stava svolgendo dei controlli sulle piste. Sul posto erano intervenuti il Soccorso alpino valdostano e il 118. Leandro Pession era stato estratto dalla neve e rianimato, poi trasportato in elicottero ad Aosta dove era arrivato in condizioni molto critiche. Ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale regionale “Umberto Parini”, era morto il giorno seguente. «Eventuali profili di colpa dei 2 indagati - scrive nell'incidente probatorio il nivologo Mariano Melloni - non sono sicuramente la causa primaria scatenante l'incidente (Leandro Pession è uscito volontariamente dalla pista battuta numero 12)». Possono invece essere «Una concausa legata all'eventualità che, in quelle condizioni nivometeorologiche, una rigorosa valutazione avesse portato a riscontrare quei precisi segnali d'allarme, e conseguentemente i lavoratori non avessero dovuto operare sulle piste 12 o 11 o, in alternativa, avessero raggiunto le due piste con una motoslitta e non con lo skilift del Gran Sommetta, evitando l'utilizzo degli sci».

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