Piste ciclabili al posto dei parcheggi: esercenti infuriati in via Lys e in corso Battaglione Aosta

In corso Battaglione Aosta sono numerosi gli esercizi commerciali che hanno abbassato le serrande per sempre. Un quadro reso ancora più desolante dai dehors di bar abbandonati e malridotti. A complicare una situazione già critica si sono aggiunti i cantieri per il teleriscaldamento e, soprattutto, quelli per la rete di piste ciclabili del progetto “Aosta in bicicletta” del Comune, per la cui realizzazione sono stati eliminati numerosi parcheggi sia in corso Battaglione Aosta che in via Lys. Posti auto ritenuti indispensabili dagli esercenti, perché utilizzati dai loro clienti per parcheggiare le automobili e recarsi nei negozi per gli acquisti. Il risultato è che durante tutto il giorno sono diversi i veicoli lasciati in sosta vietata su entrambi i lati di via Lys e che perciò restringono pericolosamente la carreggiata. «Questa zona diventerà un deserto» sbotta Raffaella Marchi, titolare dello storico alimentari di via Lys davanti al quale un tratto di pista ciclabile appena terminato ha cancellato numerosi stalli gratuiti. «Abbiamo immediatamente subito un calo di clienti a causa dei posti auto che non ci sono più. - commenta Raffaella Marchi - L’Amministrazione comunale sostiene che i parcheggi nel controviale di corso Battaglione Aosta sono sufficienti alle nostre esigenze, ma quelli sono occupati tutto il giorno dalle macchine degli impiegati dell'Inps e da chi lascia lì le auto per andare in centro città. Si parla tanto di incrementare il lavoro dei negozi di prossimità e poi si fa l’opposto, costringendo di fatto le persone ad andare negli ipermercati dotati di ampi parcheggi gratuiti». Sempre in via Lys, Arianna Perri, collaboratrice del negozio di parrucchiere Cabeza Magnetica di Angela Raso, scuote la testa mentre guarda la la pista ciclabile che passa proprio davanti all'ingresso. «E' certamente un problema non avere più i parcheggi di fronte. - afferma Arianna Perri - Tra l'altro in questa stagione non vedo praticamente nessuna in giro in bicicletta. Quindi mi chiedo se quest’opera sia proprio necessaria, dato che non potrà essere usata più di 3 o 4 mesi all'anno. Insomma, a conti fatti mi sembra un intervento sovradimensionato per una città con le caratteristiche di Aosta, quindi penso che sarebbe stato meglio evitarlo».

All’angolo tra corso Battaglione Aosta e via Lys si affacciano le vetrine del negozio di tessuti dei fratelli Vuillermoz. «Già prima i posti auto erano limitati - osserva Grazia Vuillermoz - ed ora il fatto che non ci sia più neppure la possibilità di una breve sosta per un acquisto costituisce un ulteriore svantaggio per le attività commerciali. I parcheggi sono essenziali per gli esercizi pubblici, pertanto toglierli a favore di una pista ciclabile che viene utilizzata solo da qualche persona la trovo una scelta fuori luogo. A causa della concorrenza di ipermercati e vendite online è sempre più difficile lavorare, perciò questa novità proprio non ci voleva».

In corso Battaglione Aosta Giorgia Zambaiti, titolare con il padre Paolo del Bar Le Folies, è amareggiata, dato che oltretutto la sua attività è nascosta da reti e impalcature a causa dei lavori per l’efficientamento energetico del condominio al piano terra del quale si trova. «Negli ultimi mesi - si sfoga Giorgia Zambaiti - abbiamo subito i disagi derivanti da 3 cantieri aperti contemporaneamente per la ristrutturazione del palazzo, per la realizzazione della pista ciclabile e per la rete del teleriscaldamento di Telcha, con gli scavi qui davanti che sono proseguiti fino a novembre. Risultato? Abbiamo subito una flessione dei ricavi pari al 30 per cento. Basta guardarsi intorno per vedere la strage di attività che si è verificata in breve tempo nell'indifferenza più assoluta delle istituzioni».