Pila e Aosta, prosegue il percorso verso la fusione

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La seconda ondata del Coronavirus non ha spazzato via il progetto di fusione dello Sci Club Aosta e dello Ski Club Pila di Gressan, presentato (tra non poche polemiche) all’inizio della scorsa estate. Nel giugno del 2020 la crisi sanitaria sembrava finita e le 2 società avevano messo a punto un piano che prevedeva l’accorpamento dei sodalizi alla fine dell’attuale stagione invernale. “La verità è che adesso l’unica cosa che conta è poter partire, perché questo inverno è fortemente compromesso”, afferma Edoardo Cerise, il presidente dello Ski Club Pila. Insomma, nella lista delle priorità l’unione non è più al primo posto.

“Collaborazione fattiva,

andiamo avanti con il progetto”

Ad ufficializzare la fusione era stata proprio una nota congiunta dei 2 sodalizi fatta pervenire agli organi di stampa giovedì 11 giugno. Sette mesi dopo la situazione non è cambiata, almeno a livello di collaborazione tra le società. “Da un punto di vista tecnico organizziamo tante cose insieme - continua Edoardo Cerise - anche se la situazione generale è quella che è, complice il Coronavirus. Con l’Aosta abbiamo un parco automezzi e un numero di allenatori notevole e posso dire che, negli ultimi difficili mesi che abbiamo affrontato, siamo stati in grado di fare un ottimo lavoro con i nostri ragazzi. Non sono certo che, se ancora ci fossimo mossi da soli, saremmo riusciti ad avere gli stessi risultati”.

Già, i risultati. Quelli sulle piste tardano ad arrivare, però non è colpa di nessuno. Per quanto riguarda l’opinione pubblica, invece, Edoardo Cerise conferma che è stato difficile “Spiegare agli appassionati, a chi ha fatto la storia dello Ski Club Pila, il passaggio a cui abbiamo lavorato. Così sono state organizzate delle assemblee e si è parlato con tutti, facendo passare un messaggio importante”. Uno del tipo “l’unione fa la forza”? “Non necessariamente questo, anche se nel nostro caso è stato proprio così”.

Per Edoardo Cerise, quindi, i prossimi mesi saranno quelli cruciali in vista di un traguardo storico. “Questa che abbiamo intrapreso è un’opportunità che porterà tanti vantaggi. Abbiamo già un nome per il nuovo club? Solo fantasticherie, al momento non c’è niente di concreto”.

Se sul nuovo nome tutto tace è però probabile che la società che nascerà da Aosta e Pila avrà sede a Gressan. Lo evidenzia Massimo Raffaelli, il numero 1 dello Sci Club Aosta, che al pari di Edoardo Cerise conferma che “Dal punto di vista tecnico la collaborazione iniziata con il Pila sta portando ottimi risultati. In un primo momento avevamo pensato di fare lavorare insieme solo ragazze e ragazzi della categoria Giovani, poi siamo passati anche ad Allievi e Ragazzi. Abbiamo visto sin da subito che il progetto è valido e così si sono coinvolti pure Baby e Cuccioli. Che posso dire? Si lavora meglio e di più, la scelta intrapresa ha avuto sin da subito risvolti positivi, soprattutto per i nostri ragazzi”.

Così come Edoardo Cerise, anche Massimo Raffaelli ammette che la pandemia e le tante insicurezze legate alla partenza della stagione hanno rallentato l’iter per la fusione. “Abbiamo pensato alle priorità e quella di far lavorare i ragazzi era la principale. Adesso ci troveremo di nuovo per capire come affrontare la questione della fusione, che resta in calendario per la fine di questa stagione sportiva”.

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