Più indotto più efficienza
Si avvicina ferragosto e un po’ è come essere a Natale, la Valle d’Aosta si popola e i servizi sono in affanno.
Al Pronto soccorso dell’ospedale regionale è già emergenza, se l’azienda sanitaria è costretta a chiedere a residenti e turisti di collaborare e di non recarsi se non per gravi motivi.
Lunedì il Pronto soccorso ha visto 150 accessi e come sempre avviene è andato va in crisi.
Sappiamo da sempre ormai che la Valle d’Aosta ha questo effetto yo-yo, per cui in molti periodi dell’anno la popolazione si moltiplica e visto che lo fa per turismo, che spesso implica sport come sci, arrampicata, rafting, scalate, ciclismo, è normale che crescano di numero anche gli incidenti ed i traumi vari.
Ancora una volta mi chiedo perché si debba vivere sempre in emergenza, rincorrendo i problemi, senza invece pensare di prevederli, sapendo che un Pronto soccorso solo non è sufficiente per tutta la popolazione, che dei presidi sanitari per le vallate laterali sono augurabili.
Come diciamo sempre un ospedale nuovo, tecnologicamente sviluppato aiuterebbe i valdostani, e magari anche pensare di ampliarne la capienza in funzione dei momenti di afflusso turistico; cosa che ci auguriamo possa solo che aumentare negli anni futuri, grazie a strutture ricettive sempre più attrattive ed a servizi ancora più efficienti.
Oltre alle strutture serve anche il personale, che di sicuro verrebbe stimolato maggiormente da nuove opportunità in un centro medico che vuole diventare all’avanguardia, piuttosto che in un vecchio ospedale che non coltiva nessuna velleità di crescita.
Per ora restiamo sempre e solo con un ospedale in cui non può nemmeno atterrare un elicottero dopo un soccorso in montagna.
Non ci sono aspetti negativi nell’investimento per la crescita.