Più di 10mila visitatori al Marché au Fort
Ha ottenuto un grande successo l’edizione 2021 di Marché au Fort, il più importante evento dedicato al settore agroalimentare valdostano, che si è tenuto sabato e domenica scorsi, 9 e 10 ottobre, nel borgo medievale ai piedi del Forte di Bard. Le presenze sono state 3.500 nella prima giornata e 7.300 nella seconda, per un totale di 10.800 visitatori nell’intera manifestazione, un risultato che si riallinea ai livelli registrati prima della pandemia. «Siamo molto soddisfatti: l’organizzazione ha funzionato bene, riuscendo a coniugare il rispetto dei protocolli di sicurezza con la volontà delle persone di tornare a incontrarsi e a vivere in presenza eventi come questo. - commenta l’assessore regionale all’Agricoltura e Risorse naturali Davide Sapinet - L’alto afflusso di visitatori ha dimostrato, ancora una volta, l’interesse e l’attrattività del nostro settore enogastronomico, che è espressione di prodotti di alta qualità, radicati sul territorio e legati alle tradizioni».
Come già nel 2020, per consentire un’alta presenza di pubblico e una buona visibilità agli espositori, l’evento ha avuto una durata di 2 giorni e si è svolto in aree più ampie, non nella via centrale come avveniva storicamente. Alla manifestazione - organizzata dall’Assessorato dell’Agricoltura in collaborazione con la Chambre, l’Associazione Forte di Bard e il Comune - erano presenti 65 aziende, dai salumi ai formaggi, dal miele ai prodotti da forno, dalle carni ai vini e alle produzioni ortofrutticole.
La Distilleria di Silvana e Gabriella Cortese, di Saint-Vincent, per esempio, ha venduto gran parte della merce. Partecipando da anni, le 2 sorelle hanno notato con favore l’estensione della fiera all’intero fine settimana. «Sono andate bene entrambe le giornate, anche se il vero pienone è stato la domenica» commentano.
L’azienda A Petits Pas di Teresa Zanin di Perloz produce fragole a Pont-Saint-Martin, Génépy a Perloz e nocciole Igp a Scurzolengo e Portacomaro, in provincia di Asti, vendute tostate, in granella o trasformate in creme, disponibili in 3 versioni: classica senza cacao, gianduia e fondente senza latte. «Sabato è andata meglio solo perché avevamo l’assortimento completo; era il primo anno di partecipazione e non ci siamo regolati bene con le quantità di merce» dichiara.
Anche per Martha Adele Beuchod, titolare dell’omonima azienda agricola di Gressoney-Saint-Jean, era la prima volta al Marché, dove ha portato i suoi salami di pecora, le gelatine preparate con le antiche ricette della bisnonna Adele, nata nel 1906, e le farine di segale e mais. E’ stata soddisfatta sia per il rapporto con i visitatori sia per quello con gli altri produttori e ha notato più vendite il sabato, con meno persone ma più attente all’origine e alla qualità dei prodotti: «Una boccata d’ossigeno dopo lo stop invernale e la gelata primaverile, che ha penalizzato la produzione agricola e l’apicoltura».
L’azienda vitivinicola di Mathieu Betemps di Saint-Christophe partecipa dal 2019. «Quest’anno il Covid non ha penalizzato l’evento, che invece nel 2020 aveva avuto un terzo dei visitatori. - dice - Quest’estate siamo ripartiti in quarta con la produzione».
Lidia Serafina Bonin e Normino Challancin di Arnad producono formaggi di capra, verdure, salumi e lardo e partecipano dal 2015: «Abbiamo raggiunto l’80 per cento di visite del 2019 in 2 giorni. Domenica c’è stato il flusso maggiore, ma è positivo poter contare anche sul sabato. Ora speriamo che nel 2022 torni pure la Festa del Lardo».
Lo Savon, saponificio di alta montagna di La Thuile, era presente con la titolare Sandra Vauterin, che ha apprezzato il maggiore spazio intorno agli stand: «Nella via storica era suggestivo, ma troppo caotico e a volte le persone non riuscivano neppure a fermarsi ai banchi per il flusso continuo che si creava. Sono stati 2 giorni intensi e proficui».
Infine Laura Buscio, socia dell’azienda agricola Dondeynaz&Gamba che produce tome, formaggi aromatizzati e confetture a Brusson, partecipa alla fiera da qualche anno e ha notato risultati in linea con le edizioni pre-Covid: «E’ andata meglio domenica, che è sempre stato il giorno classico dell’evento».
Riscontri positivi giungono pure da parte della Chambre valdôtaine. L’iniziativa Sapori valdostani offerti dalla Chambre, realizzata per favorire gli acquisti da parte dei visitatori, ha riscosso un buon successo: sono andati tutti esauriti i 1.400 buoni del valore di 15 euro distribuiti a seguito di un acquisto di almeno 50 euro, con una spesa minima generata per le imprese di oltre 90mila euro. La maggioranza degli acquirenti proveniva da fuori Valle (82 per cento), con una prevalenza di piemontesi (50 per cento) e lombardi (25 per cento). Il 15 per cento dei buoni è andato a visitatori valdostani, mentre il 3 per cento a stranieri, in particolare provenienti da Svizzera e Francia.
«I risultati, sia in termini di presenze che di acquisti, sono positivi. - dichiara il presidente della Chambre Roberto Sapia - Parliamo infatti di un aumento di circa il 30 per cento rispetto allo scorso anno per quanto riguarda la spesa minima generata per le imprese».
Parallelamente, le 5 esposizioni temporanee al Forte di Bard, nel fine settimana, hanno contato 3.023 visitatori. Altra nota positiva è stata la partecipazione di 3 Bande musicali, quelle di Hône, Donnas e Issime, che si sono esibite per la prima volta dopo il lungo stop imposto dal Covid.