Petizione contro il degrado del centro storico di Aosta
Esasperati dalle scorribande notturne di ubriachi e teppisti, una petizione firmata da 395 residenti e titolari di attività commerciali nel centro storico di Aosta è stata inviata lunedì scorso, 4 ottobre, al sindaco Gianni Nuti, al questore Ivo Morelli, al comandante dei carabinieri Giovanni Cuccurullo e al presidente della Regione Erik Lavevaz in veste di prefetto «Garantendo - viene precisato nel testo - la massima disponibilità al dialogo e alla collaborazione». Nella petizione si legge: «Dato il ripetersi quasi tutte le notti di schiamazzi e veri e propri atti di vandalismo nel centro della città, in particolare nelle vie Challand, Losanna, Gramsci, Ruelle des Pompes, Passage Folliez, Trottechien, Passage du Verger, Aubert, Croix De Ville, Malherbes, De Tillier, Ruelle des Prés-Fossés, Sant’Anselmo, Torino, Piazza Plouves, Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto (mercato) e vicoli adiacenti, si trasmettono alcuni rilievi fotografici e gli articoli» comparsi sugli organi di informazione locali - tra quali La Vallée Notizie che ha affrontato per prima l’argomento - «Che riassumono fatti e stati d’animo degli abitanti e degli operatori economici». Viene quindi precisato che «I frequentatori notturni delle vie sopraindicate provocano con i loro comportamenti esasperazione e forti preoccupazioni, considerato a semplice titolo esemplificativo che i clienti di alcune strutture ricettive presenti nell’area della “Ruelle Des Prés-Fossés”, ormai in più occasioni, non pagano o chiedono la restituzione delle somme pagate, data l’impossibilità di riposare durante la notte, così come peraltro accade ai cittadini che abitano nelle zone centrali della città». L’auspicio è che «Possano essere messe in atto azioni utili ad evitare che le vie del centro risultino definitivamente aree di libero sfogo e di conseguente generale degrado, ove si possa vomitare, urinare, lanciare bicchieri e bottiglie anche nelle rampe delle autorimesse, imbrattare o staccare porzioni di muri e di grondaie, nonché urlare sino alle 4 e oltre del mattino».