Peste suina africana e utilizzo di munizioni atossiche Ecco tutte le novità della stagione venatoria al via
Si aprirà in Valle d’Aosta domani, domenica 11 settembre, la stagione venatoria 2022-2023. Il nuovo calendario è stato approvato dalla Giunta regionale il 1° agosto scorso. Con zaini, scarponi binocoli e fucili, sono circa 1.400 i cacciatori che fino al prossimo 15 dicembre, fermo restando il “silenzio venatorio” il martedì e il venerdì, potranno dedicarsi alla caccia di selezione.
Da domenica saranno i cacciatori di ungulati a cominciare la stagione con la possibilità di prelevare le specie camoscio, capriolo maschio, cinghiale (primo periodo fino a giovedì 27 ottobre) e cervo maschio fusione (solo fino a giovedì 15 settembre). Il capriolo femmina/piccolo potranno essere cacciati solo da sabato 1° ottobre a giovedì 15 dicembre. Nel rispetto del periodo del “bramito”, le altre classi di cervo sono cacciabili da sabato 15 ottobre in poi.
L’attività venatoria proseguirà poi da sabato 17 dicembre a giovedì 26 gennaio con i prelievi in “braccata” della specie cinghiale e volpe.
Da sabato 1° ottobre si potranno cacciare la lepre europea e la volpe vagante, ma potranno iniziare la loro attività venatoria anche i cacciatori di “piuma”. Gli uccelli che potranno essere prelevati sono: quaglia e gallo forcello (fino a lunedì 31 ottobre); Il gallo forcello potrà essere cacciato poi da mercoledì 2 a mercoledì 30 novembre. E da sabato 1° ottobre fino a mercoledì 30 novembre si potrà sparare anche alla coturnice.
Sempre dal 1° ottobre alla chiusura del 15 dicembre, si potranno prelevare la cesena, il colombaccio, la cornacchia grigia e la cornacchia nera, la gazza, la ghiandaia, il merlo, il tordo bottaccio e il tordo sassello.
Con il nuovo calendario venatorio, in virtù della lotta di prevenzione alla peste suina africana, è stata programmata esclusivamente la caccia del cinghiale in modalità selettiva. Per quanto riguarda questa specie selvatica, infatti, è stato accolto il decreto legislativo numero 9 del 17 febbraio che tiene conto di quanto previsto dalle ”Misure urgenti di prevenzione e contenimento della diffusione della peste suina africana”. La Giunta regionale aveva già approvato il “Piano di misure urgenti di prevenzione e contenimento della diffusione della peste suina sul territorio regionale 2022-2024, comprensivo di un Piano regionale di interventi urgenti per la gestione del cinghiale e di misure urgenti da intraprendere per evitare il diffondersi del virus nella regione e della procedura da attuare in caso di comparsa di un focolaio nella regione”.
Altra novità della stagione venatoria che si apre domani riguarda l’utilizzo delle munizioni: all’interno dei siti Natura 2000 (Zone a protezione speciale-Zps e Siti di interesse comunitario-Sic) i cacciatori dovranno usare munizioni atossiche (proiettili privi di piombo) e non potranno calpestare le zone umide.
«È sempre molto difficile spiegare a chi non vive la nostra passione cosa sia la caccia di selezione. - dice il presidente del Comitato regionale per la gestione venatoria Sergio Grange - Non significa imbracciare un fucile e sparare a qualunque cosa si muova. Il nostro modo di andare a caccia nasconde tra le righe la conoscenza del territorio valdostano e della fauna selvatica, fattori che, in accordo con gli uffici competenti regionali del Dipartimento Risorse naturali e il Corpo forestale della Valle d’Aosta, permettono una corretta gestione venatoria e una corretta distribuzione degli animali in tutta la regione». «Alla vigilia dell’apertura della nuova stagione venatoria, - conclude Sergio Grange - quello che mi sento di raccomandare ai cacciatori valdostani è di vivere questi momenti con passione, ma anche nel rispetto della sicurezza per sé e per gli altri e del rispetto delle regole che caratterizzano la nostra etica».