Per Sylvie Truc dopo cinque tappe sfuma il sogno rosa Mercoledì da Arvier partirà un “Giro” tutto valdostano
Da dove partì lo spazzacamino Maurice Garin per andare a vincere nel 1903 il primo “Tour de France”, a Arvier, partirà mercoledì prossimo, 12 luglio, il 59esimo “Giro ciclistico della Valle d'Aosta” per under 23 con al via 24 squadre di 12 nazioni. Purtroppo le formazioni italiane sono solamente 5 dopo le defezioni a selezioni già fatte della Green Project Bardiani Falzané e della Beltrami Tre Colli. Le formazioni e l'organizzazione saranno dislocate in 14 alberghi da Montjovet a Courmayeur Il percorso delle 5 tappe, di 626 chilometri con 15 mila metri di dislivello, è particolarmente impegnativo, forse persino esagerato, anche se questa gara è diventata famosa come una corsa che sforna camosci in bicicletta da lanciare nel professionismo e nel ciclismo che conta.
Non ci saranno corridori valdostani ma in compenso si ritorna - dopo tanti anni di escursioni in Francia, Svizzera e Canavese - ad un “Giro” tutto in Valle. Sarà difficile però vedere anche degli italiani dominatori perché un azzurro non vince la corsa da Davide Vilella nel 2013. Gli italiani hanno alzato le braccia al cielo 40 volte e nei primi 22 anni da Gilberto Vendemmiati al debutto nel 1962 al primo straniero, il belga Luc Wallays nel 1983. Gli stranieri hanno invece vinto 19 volte. A imporsi in 2 occasioni sono stati solo Ivan Gotti, Fabio Aru, Marco Marzano e l'ucraino Jaroslav Popovich.
Mercoledì 12 la corsa partirà alle 14,55 da Arvier, anche sede di arrivo dopo 89 km con il Col d'Introd nel finale di Les Combes. Giovedì 13 partenza da Courmayeur e arrivo ai 1.906 metri di Pré de Pascal in Val Veny, 125 km con le salite di Verrogne da Saint-Pierre e di Les Places, sopra La Salle. Venerdì 14 il carovana andra' da Saint-Vincent a Place Moulin di Bionaz a quota 1.979 dopo 138 km con salite a Perloz, Payé di Verrayes e Allein. Il tappone è quello di sabato 15, 172 km da Verrayes a Clavalité, sopra Fénis per ricordare Battista Pieiller, dove la corsa ritorna dopo il testa a testa tra lo svizzero Kilian Frankiny e lo spagnolo Eric Mas del 2016, attraverso le salite di Fabiole da Pont-Saint-Martin, del Col d'Arlaz da Challand, di Verrayes, di Champremier da Fénis, prima dell’ascesa finale a 1.523 metri. Domenica 16 si chiuderà con la Valtournanche-Cervinia di 103 km con arrivo al Breuil a quota 2.000 dopo le salite di Grand Brissogne e del Col Saint-Pantaleon con traguardo ai piedi della Gran Becca.
Per Sylvie Truc dopo cinque tappe sfuma il sogno rosa
Nell'ultimo Giro d'Italia donne prima del passaggio nel 2024 all’organizzazione della Rcs - Gazzetta dello Sport, dominato finora dalla campionessa del Mondo, l’olandese Annemick Van Vleuten, che si chiude oggi - sabato 8 - ad Olbia, il tappone tutto in Piemonte di martedì scorso (103 km da Salassa a Ceres con la “Cima Coppi” al Passo del Lupo) non è stato positivo per piemontesi e valdostane. La campionessa italiana di Ornavasso Elisa Longoborghini (la cognata Kimberly Danza è cresciuta a Breuil Cervinia) dopo la bella vittoria di lunedì 3 e il secondo posto in classifica è uscita di strada in discesa, finendo in una scarpata, tanto da non prendere il via mercoledì 5 a Canelli nella tappa che ha visto la vincitrice di Ceres e seconda in graduatoria, la tedesca Antonia Niedermaier, cadere e venire trasportata in ospedale.
A Ceres in Val di Lanzo è finito anche il sogno in rosa durato 5 giorni del suo primo Giro donne della 21enne di Gressan Sylvie Truc, passata dalla mountain bike alla strada. La portacolori della Gb Junior - Pedale Castanese quando stava lottando per risalire tra le prime 100 della classifica generale ha patito non poco il ritmo forsennato delle migliori nel tappone piemontese, tanto da concludere fuori tempo massimo, insieme ad altre 4, a 50'49" dalla tedesca Niedermaier, quando sarebbe bastato arrivare 2 minuti prima tra le 149 classificate per evitare la "ghigliottina" della giuria. La Truc si era già vista cancellare la cronometro di apertura di Chianciano Terme, annullata dopo 80 partenze per pioggia fortissima e grandine che aveva allagato il percorso, poi nella Borgo a Ripoli-Marradi in Toscana sabato scorso si era piazzata 148esima a 13'45", domenica 2 nella Formigine-Modena 107esima nel gruppone in volata, lunedì 3 nella Fidenza-Borgo Val di Taro 152esima a 26'45" per poi chiudere fuori tempo massimo appunto martedì 4 la Salassa-Ceres. E' stata comunque una grande esperienza per lei, Sylvie Truc è giovanissima e avrà tempo di rifarsi.
Al Giro d’Italia donne prosegue comunque l'avventura nella scorta della Polizia Stradale per i 2 agenti valdostani - Giorgio Merivot di Pollein e Luca Giussani di Pont- Saint-Martin -, 2 "angeli della strada" per le girine.