Per quattro sabati alla scoperta delle cappelle di Montjovet
Le cappelle e le chiesette di campagna sono tanto suggestive quanto, spesso, abbandonate. Molte vengono ripulite e addobbate in occasione delle feste patronali, quando a turno, storicamente, le famiglie del villaggio più vicino se ne prendevano carico, però con le chiusure dovute alla pandemia tutto è stato sospeso. Nasce dall'intento di valorizzare il territorio l'iniziativa «Viaggio alla scoperta di alcune cappelle di Montjovet», organizzata dalla Parrocchia della Natività di Maria Vergine e dal Comune. Di sabato, per 4 settimane, ci si trova alle 17,30 davanti alla cappella prescelta, per sentire un po' di storia e qualche curiosità e poi gustare un aperitivo accompagnato dalla musica. «Abbiamo scelto quattro chiesette per ripassare le caratteristiche del nostro territorio - spiega il parroco di Montjovet don Alessandro Cavallo - e farle rivivere dopo la chiusura. Iniziamo oggi sabato 24 luglio da quella di Méran, particolare anche nell'architettura, e nella quale prima si diceva la Messa almeno una volta a settimana, però con il Covid non si può più». Il 7 agosto si andrà alla scoperta della cappella di Le Grand-Hoël, dedicata a San Lorenzo, che si trova più in alto, in una posizione particolare. Il significato del luogo in cui sorgono le cappelle può essere anche legato all'archeoastronomia: Guido Cossard, presidente dell'Associazione Ricerche e Studi di Archeoastronomia Valdostana (ARSAV), sabato 14 agosto cercherà di interpretare la chiesetta del Borgo, dedicata a San Rocco, ora in parte coperta dall'arcata del ponte ferroviario. La costruzione risale al XIV secolo, poi è stata rimaneggiata e consacrata nel 1700: a nord della chiesa, sorge anche un'antico ospizio dedicato ad accogliere i pellegrini della via francigena. «Chiudiamo sabato 28 agosto con la cappella di Plangerp - conclude il parroco - che per un periodo è stata anche chiesa parrocchiale: infatti, le prime chiese sono state distrutte o da frane o da alluvioni e verso il 1590 si era costruita quella di Plangerp, dove si celebravano le Messe festive e i funerali, per poi tornare al Borgo all'inizio del 1800».