Per la prima volta Medjugorje entra in un’iniziativa di preghiera del Vaticano
Forse una sorpresa, di sicuro una novità. Per la prima volta Medjugorje è stata il cuore di un’iniziativa ufficiale della Santa Sede. Sabato scorso, 15 maggio, infatti è toccato alla parrocchia di San Giacomo guidare la maratona di preghiera tra santuari promossa dal Papa per invocare la fine della pandemia. Medjugorje è il luogo della straordinaria vicenda, iniziata nel giugno 1981 e tuttora in corso, delle apparizioni di Maria a sei veggenti, quattro donne e due uomini, all’epoca giovanissimi, cui la Vergine si presenterebbe come «Regina della Pace». Per la precisione la Madonna si manifestò per la prima volta il 24 giugno 1981 sulla collina del Podbrdo, nel paesino di Medjugorje, ad una ventina di chilometri da Mostar, capoluogo dell’Erzegovina. Testimoni dell’avvenimento furono due ragazze, Ivanka Ivankovic e Mirjana Dragicevic, accompagnate da altri quattro giovani Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivan Ivankovic e dalla piccola Milka Pavlovic, con cui costituirono il gruppo dei sei veggenti.
Un «caso» che se da un lato porta milioni di pellegrini ogni anno nella città della Bosnia ed Erzegovina, dall’altro crea dibattito e divisioni dentro e fuori la Chiesa. Proprio per fare chiarezza, nel 2010 Benedetto XVI nominò una Commissione internazionale d’inchiesta all’interno della Congregazione per la dottrina della fede, composta da diciassette tra cardinali, vescovi, teologi ed esperti sotto la presidenza del cardinale Camillo Ruini. I lavori durarono quattro anni al termine dei quali fu consegnata a Papa Francesco, nel frattempo succeduto a Ratzinger, una relazione conclusiva mai pubblicata ufficialmente e i cui contenuti sono stati resi noti dal volume, curato da Saverio Gaeta, «Dossier Medjugorje» (Edizioni San Paolo). Se ne ricava che la Commissione, a larghissima maggioranza, ha giudicato soprannaturali le prime sette apparizioni mentre sulle altre la valutazione resta sospesa. Ora la parola definitiva spetta al Pontefice nei tempi e nei modi che riterrà opportuni. Nel frattempo lo stesso Bergoglio ha nominato l’arcivescovo Henryk Franciszek Hoser visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje ed è arrivato il via libera all’organizzazione dei pellegrinaggi da parte di diocesi e parrocchie. In questo senso l’inserimento nella maratona di preghiera, rappresenta un ulteriore segno di apertura.
La Madonna di Medjugorje, che raccoglie fedeli in tutto il mondo, ha trovato posto anche nei cuori dei valdostani. Il gruppo di preghiera mariano è attivo dal 25 giugno 2009, quando venne benedetto quel piccolo giardinetto di Valméanaz, villaggio di Saint-Marcel, in cui è custodita la statua bronzea dedicata alla Vergine.
Tra alberelli e rose, in un’area amena e silente che aiuta il raccoglimento, sovrasta la «Regina della Pace» con i palmi della mano rivolti all’insù per accogliere i devoti che il 25 di ogni mese alle 17 si ritrovano per il rosario. Anche a Natale, anche in questo periodo di pandemia: il luogo è all’aperto, non vi è pericolo di assembramenti. La statua, alta un metro e sessanta centimetri, si eleva da una base rocciosa cinta da pietre provenienti dal luogo dell’apparizione e raffigura la Vergine che volge il suo amorevole sguardo a tutti coloro che si soffermano ai suoi piedi. È un’opera realizzata dall’artista monzese Gastone Mariani.
Anche il gruppo di preghiera valdostano organizza viaggi e visite con guida autorizzata a Medjugorje.
Un momento importante è sempre l’appuntamento alla «Croce Blu» per la preghiera con la veggente Mirjana dove ogni mese appare la Madonna: il luogo, situato ai piedi della «Collina delle Apparizioni» è facilmente raggiungibile anche da coloro che hanno difficoltà motorie. Gite ad oggi bloccate dall’emergenza Covid, così come le riunioni del gruppo di preghiera se si esclude quella del 25 di ogni mese all’aperto, a Valméanaz di Saint-Marcel. Si calcola che da quando è partita l’organizzazione, il gruppo di preghiera valdostano ha portato in pellegrinaggio a Medjugorje circa cinquemila persone.