Per l’inchiesta sul piano vaccinale sei nomi nel registro degli indagati
Sono 6 gli indagati nell'ambito dell'inchiesta sull'applicazione del piano vaccinale anti-Covid19. Tra di essi vi sono 2 sanitari dell’Unità Sanitaria Locale della Valle d’Aosta: la dirigente delle professioni presso la struttura Sitra - Servizio infermieristico, riabilitativo, della prevenzione e della professione ostetrica aziendale - Laura Plati e il medico Hélène Impérial, attualmente distaccata all’Assessorato regionale della Sanità. Degli altri 4 inquisiti, 3 sono dei politici, di cui gli inquirenti stanno vagliando le posizioni. Le ipotesi di reato formulate dalla procura di Aosta sono l'abuso d'ufficio, in relazione alla presunta somministrazione del siero ad alcune persone che non ne avevano diritto, e il peculato, per la conseguente ipotizzata sottrazione del vaccino ad altri soggetti. Nei giorni scorsi Laura Plati e Hélène Imperial hanno ricevuto un invito a presentarsi al sostituto procuratore Francesco Pizzato per essere interogata. L'inchiesta è condotta dai carabinieri del Nas di Aosta. Gli inquirenti vogliono verificare l'applicazione del piano vaccinale redatto a livello ministeriale e accertare se siano state somministrate dosi di vaccino a soggetti che non ne avevano titolo e che non rientravano neppure nella lista che in pochi giorni, a metà del marzo scorso, aveva raccolto 1.500 disponibilità da parte di persone pronte a farsi vaccinare con scarso preavviso in caso di rinunce. Agli investigatori infatti erano giunte segnalazioni “particolareggiate” da un punto di vista dei contenuti e della descrizione dei fatti rispetto a presunti episodi di questo tipo.
Secondo l’avvocato Corrado Bellora, che assiste Laura Plati, «Si tratta di ipotesi che noi respingiamo radicalmente nel merito. Lei e l'azienda hanno sempre operato nella piena correttezza e rispettando le liste vaccinali e le indicazioni del generale Figliuolo». L’avvocato Corrado Bellora aggiunge che «Nel momento in cui ci verrà formalizzato un capo di imputazione sicuramente ci faremo interrogare e ci difenderemo».
In relazione alla notizia dell’avviso di garanzia ricevuto dalla dottoressa Laura Plati, il direttore generale dell’Azienda Usl Angelo Michele Pescarmona dichiara: «Intendo esprimere il massimo apprezzamento per l’attività che è stata svolta finora dalla dottoressa Laura Plati e che sarà portata avanti con il medesimo impegno, con dedizione, efficacia ed efficienza, certo che le situazioni oggetto di verifica e di indagine saranno pienamente chiariti».
Dal canto suo, l’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse afferma: «Intendo esprimere la massima solidarietà e stima nei confronti della dottoressa Hélène Imperial la cui attività è stata essenziale e determinante in questi mesi di pandemia. Confidiamo nel lavoro della magistratura nei confronti della quale abbiamo la massima fiducia».