Per il poema sinfonico “Lettera 32” anteprima nella chiesa parrocchiale di Tavagnasco
Il poema sinfonico «Lettera 32», composto da Andrea Morello, direttore artistico e stabile dell’orchestra Arsnova, ha avuto la sua anteprima in assoluto mercoledì 14 luglio scorso, alla chiesa parrocchiale di Santa Margherita a Tavagnasco, in occasione del decennale dalla costituzione del noto gruppo musicale (che nel 2011 debuttò proprio nell’edificio sacro del paese). Il brano d’apertura del concerto celebrativo, come ricorda il titolo che rimanda alla celebre macchina per scrivere portatile prodotta dalla Olivetti e commercializzata a partire dal 1963 (su progetto dell'architetto e designer Marcello Nizzoli, evoluzione della Lettera 22 e destinata a grande popolarità e successo commerciale nel mondo, soprattutto tra giornalisti e studenti), è ovviamente dedicato ad Adriano Olivetti e alla storia industriale eporediese che lo vide protagonista.
«Ho raccolto nel tempo molti ricordi e testimonianze dell’epoca olivettiana. - ha spiegato Andrea Morello, compositore e docente da oltre 20 anni al Conservatorio di Musica della Valle d’Aosta - Con quest’opera, che amplifica i sentimenti e i pensieri a essi legati, trovando nella musica un mezzo espressivo di portata universale, ho voluto così offrirne una sorta di trasposizione musicale. Tutte le testimonianze di quell’epoca storica mi hanno sempre commosso e fatto capire quale fosse stata l’importanza dell’Olivetti per il Canavese e per il nostro Paese».
Un riconoscimento artistico e musicale che Andrea Morello ha trovato doveroso tributare a quella realtà industriale così attenta all’innovazione e all’ampliamento dei propri orizzonti commerciali senza mai dimenticare il benessere dei propri dipendenti, di qualunque livello e categoria, e soprattutto attenta ad accompagnarsi strettamente alla cultura in ogni sua forma, offrendo alla popolazione moltissime possibilità lavorative e migliorando sensibilmente l’economia canavesana. L’esecuzione, che si è aperta con un’aria cadenzata da clarinetti che rimandava al ritmo delle dita che battono con regolarità sui tasti della macchina per scrivere, impreziosendosi con assoli affidati all’euphonium e all’organico completo di tamburi, xilofoni e flauti, ha colpito molto Franco Ferrarotti, sociologo, accademico e politico italiano che collaborò a lungo con Adriano Olivetti, tra i primi ad ascoltare l’opera di Andrea Morello. Il brano, lungo nove minuti, ha ottenuto un grande successo di pubblico, suscitando una calorosa accoglienza replicata sabato scorso, quando è stato riproposto nella cornice del Forte di Bard, stavolta sotto la direzione del maestro Fulvio Creux, già direttore della Bande della Guardia di Finanza e dell’Esercito, con il quale Arsnova collabora dal 2016.