Per il centrodestra valdostano scende in campo il Presidente del Piemonte

Per il centrodestra valdostano scende in campo il Presidente del Piemonte
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«Il voto per il Centrodestra unito in Valle d'Aosta non è un voto a scatola chiusa, ma è un voto chiaro, sicuro e collaudato, visto che sono numerose le Regioni italiane governate, e governate bene, dal Centrodestra. Il voto per il Centrodestra è un voto per il buongoverno, l'unico voto utile per la Valle d'Aosta. E ve lo dice un amministratore del territorio, un amministratore che, dal 2014 al 2019, da parlamentare europeo, ha portato avanti dossier anche per la vostra bellissima regione, come quello sui maestri di sci e sulle professioni della montagna. Questo per dire che è quanto mai importante avere chi ascolta e recepisce le vostre istanze sia a Roma che a Bruxelles, e questa attenzione e sensibilità non può che arrivare dal Centrodestra, unica coalizione realmente federalista e che ha nel suo programma nazionale un intero capitolo dedicato alle Autonomie».

Parole di Alberto Cirio, già europarlamentare e attuale Presidente della Regione Piemonte, che ha preso parte all’appuntamento di chiusura della campagna elettorale del Centrodestra unito per la Valle d'Aosta, nella serata di giovedì scorso, 22 settembre, con il comizio conclusivo del percorso di avvicinamento alle urne a Saint-Vincent. Centro congressi gremito in ogni ordine di posto, tanto da aver costretto numerose persone ad ascoltare gli interventi nell'atrio all'ingresso della struttura. Ospite dell'evento, tra le candidate Emily Rini per la Camera dei deputati e Nicoletta Spelgatti per il Senato della Repubblica, è stato appunto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che ha voluto «dimostrare in prima persona l'attaccamento e l'attenzione al territorio di questa coalizione, quella del Centrodestra, partecipando qui a Saint-Vincent alla chiusura della campagna elettorale, a testimonianza dei valori federalisti e di tutela dell'Autonomia che sono alla base delle forze politiche che compongono questo progetto».

Moderata da Orlando Navarra, coordinatore regionale di Italia al Centro con Toti, Emily Rini, candidata alla Camera, nel suo intervento ha dichiarato: «Ringrazio tutti i coordinatori e i segretari regionali di Fratelli d'Italia, Lega Vallée d'Aoste, Forza Italia, Italia al Centro e Udc con Noi moderati, perché la loro presenza qui questa sera così come durante tutta la campagna elettorale, testimonia più di qualsiasi altro commento la validità di questo progetto. Un progetto politico che volge lo sguardo non soltanto al domani, ma anche e soprattutto al dopodomani, guardando al medio-lungo periodo poiché proponiamo una visione nuova e innovativa della Valle d'Aosta che vogliamo per il futuro. Di certo non siamo un cartello elettorale allestito in fretta e furia sotto elezioni come altri hanno fatto, anche perché chi ha passato la campagna elettorale a insinuare fantasiose divisioni al nostro interno, che non ci sono e la presenza di tutti i coordinatori e segretari regionali di partito qui oggi in prima fila sta a testimoniarlo, ha forse tralasciato il fatto di guardare innanzitutto in casa propria, visto e considerato che sui cartelloni elettorali l'unica lista che rappresenta il Centrodestra in Valle d'Aosta è la nostra. Tutte le altre liste, ripeto tutte, nessuna esclusa, si colloca nell'altra metà del campo, ovvero a sinistra. E la Sinistra, con in primis il Partito Democratico, è da sempre contro ogni forma di federalismo e di Autonomia, tenuto conto che ci sono decine e decine di atti parlamentari che dicono questo. Quindi oggi più che mai è necessaria una scelta di campo tra noi e tutti gli altri, tra la nostra visione liberale e federalista e la visione centralista e assistenzialista della Sinistra, tra me e Nicoletta, che qualora elette andremo a sostenere convintamente un Governo Meloni per poter incidere nelle decisioni e portare a casa quel che serve per la Valle d'Aosta, e gli altri, che si sono già collocati preventivamente all'opposizione, condannando in questo modo la Valle d'Aosta all'isolamento e all'insignificanza per altri cinque anni. In definitiva, io credo che si debba potenziare l'Autonomia speciale valdostana in un'Italia unita e federale».

Per quanto riguarda la candidata al Senato della Repubblica, Nicoletta Spelgatti ha sostenuto: «Abbiamo scelto di fare una campagna elettorale sul territorio, a contatto con i valdostani, per raccontare il nostro sogno: quello di una Valle d’Aosta che rialzi la testa. Una Valle d’Aosta che non abbia più paura del cambiamento, una Valle d’Aosta libera. Un sogno che oggi possiamo realizzare.

I valdostani sono un popolo orgoglioso, con le mani e i piedi ben piantati nella terra, nelle nostre radici, nella nostra identità. Ma sono anche un popolo in grado di guardare al cielo, di guardare lontano.

La nostra visione del mondo è quella della libertà, sotto ogni punto di vista: la libertà dell’imprenditoria, la libertà dell’eccellenza, la libertà del lavoro, perché fino a quando ci sarà un mondo fatto di burocrazia e tasse, non si arriverà da nessuna parte.

Il Centrodestra è l’unica coalizione che, a livello nazionale, ha la parola Autonomia nel programma. Un’Autonomia differenziata dove le decisioni vengono prese al livello più vicino al cittadino. Un modello diverso di Italia, bocciato dalla Sinistra e dal PD, i peggiori nemici dell’Autonomia. Abbracciamo un futuro che non deve dimenticare le nostre tradizioni, il nostro territorio e la nostra Autonomia. La Valle d’Aosta ha oggi un’occasione unica: quella di mandare a Roma due persone che, grazie agli importanti contatti con le forze politiche che verosimilmente governeranno il Paese nei prossimi anni, potranno realmente fare la differenza, lavorando per chiudere i dossier, come il caro autostrade o il rinnovo delle concessioni delle acque, che sono aperti sui tavoli romani da troppo tempo».

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