Per alcuni è stato affermato un principio di civiltà, secondo altri vi sono problemi più importanti da risolvere
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale non sarà più imposto automaticamente solo il cognome del padre ai neonati. Una decisione importante o no? Saranno molti i genitori che sceglieranno il doppio cognome per i loro figli?
Chiara Berard: «È una novità importante perché la parte materna è sempre stata considerata in secondo piano dal punto di vista burocratico, dovuto ad un retaggio patriarcale della nostra società. Si doveva attuare prima, ma c’è sempre stato un disinteresse della parte maschile della politica, quella più numerosa. Se mai dovessi avere dei figli opterei assolutamente per i due cognomi, mettendoli in ordine alfabetico».
Matteo Da Rin: «Il cognome ha a che fare con l’identità famigliare della persona, quindi trattasi di una novità sicuramente non prioritaria, dato il periodo in cui ci troviamo, ma indubbiamente importante da un punto di vista amministrativo e culturale. Storicamente si dava priorità al patronimico perché, a differenza del sicuro rapporto “biologico” che intercorre tra madre e figlio, si è sempre data la possibilità al padre di riconoscere o meno la prole. A quest’ultimo elemento, oggi, si affianca una maggiore consapevolezza dell'importanza di favorire un rapporto paritario all'interno della coppia. Personalmente opterei per il doppio cognome di un figlio».
Monia Rutigliani: «È indifferente come scelta, perché nella sostanza non cambia nulla. Il numero dei genitori che chiederanno l’inserimento del doppio cognome è direttamente proporzionale alla percezione che si ha di se stessi o al contrario di una reale necessità pratica. Preferisco un doppio o triplo nome che meglio identifica l’unicità e non l’appartenenza».
Patrizia Costa: «Ho sentito la novità del doppio cognome e non mi sembra una notizia molto importante. Soprattutto visto che può portare a problemi, soprattutto quando ci saranno persone con 2 cognomi che avranno figli con 4 cognomi. Più che altro non ne capisco l’utilità. Potrebbe essere più interessante poter scegliere tra quello della madre e quello del padre».
Francesco Lionetti: «Onestamente penso che ci siano temi molto più importanti su cui legiferare. Mentre in passato il cognome attribuito era di prassi quello paterno, ora questa opportunità potrebbe diventare causa di diverbi in quelle famiglie dove i 2 genitori hanno volontà contrastanti tra loro. Inoltre con il doppio cognome, nelle generazioni future ci si potrebbe trovare con persone che avranno 2 cognomi, 4 , poi 8 e così via dicendo. Questo creerebbe caos per le firme autografe su documenti, atti notarili, sistemi informatici e banche dati. Credo che verrà richiesta da molti genitori, ma più per una questione di “moda del momento”. Personalmente non opterei per il doppio cognome».
Gianluigi Cochis: «Non è una novità importante, andava benissimo così com’era prima, non vedo come sia sminuito il ruolo della donna in quanto sul certificato di nascita sono presenti nomi e cognomi di entrambi i genitori. Al momento ci sono questioni più urgenti da risolvere. A mio figlio non avrei messo un doppio cognome, non ne vedo la necessità».