Pellegrino, Brignone, Gontier: un fine settimana da incorniciare a un mese dai Giochi Olimpici
“Domenica bestiale”, cantava Fabio Concato tanti anni fa. Oggi si potrebbe riadattare quella canzone utilizzando una sorta di plurale, perche le giornate di sabato e domenica scorsi - 13 e 14 gennaio - sono state davvero “bestiali” per lo sport valdostano. Mai nella storia gli atleti rossoneri avevano raccolto tanto, in appena 48 ore. Il doppio successo di Federico Pellegrino a Dresda nel fondo, la vittoria in superG e il secondo posto in libera di Federica Brignone a Bad Kleinkirchheim e il ritorno strabiliante della biathleta Nicole Gontier - seconda con la staffetta a Rupholding - sono un segnale importante per il movimento dello sci, soprattutto se si considera che tra meno di un mese inizieranno i Giochi Olimpici di Pyeongchang 2018.
Già, le Olimpiadi, quanto di meglio può offrire lo sport a livello planetario. L’unico oro a cinque cerchi conquistato da un valdostano inizia a essere un po’ vecchiotto: martedì 22 febbraio 1994, a Lillehammer, la staffetta 4x10 di Maurilio De Zolt, del nostro Marco Albarello, di Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner si impose davanti alla Norvegia di un certo Bjorn Daelhie. Sono passati quasi 24 anni, da quel giorno storico per lo sport azzurro, e mai come oggi la Valle d’Aosta sembra avere le carte in regola per provare a rinnovare quel medagliere che vanta anche altre 4 medaglie d’argento (ancora Albarello nella 10 km in classico e nella 4x10 di Albertville 1992 e nella staffetta di Nagano 1998, oltre a Gianni Bonichon nel bob a 4 di Sapporo 1972) e altrettante di bronzo (Arianna Follis nella 4x5 di Torino 2006, Marco Albarello nella 10 km in classico di Lillehammer e Giuliana Minuzzo Chenal nella libera di Oslo 1952 e nel gigante di Squaw Valley del 1960).
A prescindere da come andranno le cose in Corea del Sud a febbraio, gli appassionati di sport invernali della nostra regione hanno il sacrosanto dovere di ricordare a lungo questo fine settimana. «Giornate come quelle appena passate agli archivi danno un senso al lavoro e all’impegno che tutti - tecnici, dirigenti e volontari - mettono nel mondo delle discipline della neve. Tutti gli sforzi, la fatica e i sacrifici sono totalmente ripagati quando i nostri atleti approdano nelle massime manifestazioni mondiali: se poi fanno incetta di vittorie e piazzamenti di prestigio realizzando i loro sogni sportivi, la nostra felicità è pari alla loro gioia sul podio». Queste le parole di Riccardo Borbey, presidente dell’Asiva, all’indomani dei 5 podi valdostani in Coppa del Mondo. I complimenti per gli atleti valdostani sono arrivati anche dal presidente della Regione Laurent Viérin durante la conferenza stampa della Giunta di lunedì scorso, 15 gennaio.