Patrono di Introd, si presentano i lavori di restauro nella chiesa
Sono prossimi alla conclusione i lavori di restauro e di adeguamento liturgico del presbiterio della chiesa parrocchiale della Conversione di san Paolo di Introd: in occasione del santo patrono, alle 10.30 di domani, domenica 28 gennaio, alla presenza del vescovo di Aosta Franco Lovignana e del parroco don Daniele Borbey si terrà la solenne celebrazione di dedicazione del nuovo altare. Il progetto di restauro e valorizzazione, curato da Thomas Linty, non si è concentrato esclusivamente nel presbiterio, ma ha cercato di rispondere in modo più globale alla nota pastorale del 1996 della Conferenza episcopale italiana, relativa all'adeguamento liturgico dei luoghi di culto. Il presbiterio si è rinnovato grazie a una nuova pavimentazione lignea, al restauro dell'apparato decorativo, all'istallazione di impianti tecnologici e alla realizzazione di nuovi arredi liturgici - quali l'altare inamovibile, l'ambone e la sede del presidente - conformi alle norme canoniche e realizzati con materiale del territorio, ossia l’essenza di larice unita al marmo bardiglio di Aymavilles. All'interno della parrocchiale sono stati inoltre valorizzati due spazi importanti per le celebrazioni sacramentali: l'area battesimale con il recupero del fonte ottocentesco e l'area penitenziale con la riapertura della «Chambre des Pénitents», già citata nella visita pastorale di monsignor Duc nel 1905. Durante il cantiere sono stati riportati alla luce il ritratto di Michel-Joseph Chamen, parroco di Introd dal 1865 al 1898 realizzato dal pittore Victor Carrel nel 1869, un affresco di Ernesto Lancia del 1908 che ritrae san Paolo e le decorazioni delle volte e dell'intero apparato decorativo del 1934 ad opera di Giovanni Comoglio di San Giorgio Canavese. “Durante i lavori di restauro, iniziati il 16 ottobre scorso, abbiamo scoperto che la pala centrale realizzata nel 1696 dal valsesiano Giacomo Gnifeta è la copia speculare della Conversione di San Paolo del noto pittore fiammingo Pieter Paul Rubens. - afferma con stupore Thomas Linty - Un altro ritrovamento interessante è un dipinto del valdostano Johann Anton Curta del 1816 collocato vicino all’antica posizione dell’altare dei nobili Sarriod d’Introd che rappresenta la Madonna del Rosario”. Hanno partecipato ai lavori Rinaldo Garin per le opere edili, Sara Leuratti per il restauro degli apparati decorativi, Mauro Tillier per gli impianti tecnologici, Laurent Naudin per gli interventi lignei dei pavimenti e degli arredi, l’azienda Perino Marmi per le componenti in pietra degli arredi, Andrea Frisani per le opere decorative metalliche, Liviana Petrucci per il tovagliato e i tendaggi e la Tipografia Duc per gli elementi di comunicazione e fruizione. L'iniziativa è stata sostenuta economicamente grazie al concorso di numerosi fedeli, al contributo del Comune di Introd e, per la parte mancante, attingendo dalle casse parrocchiali.