Partito il conto alla rovescia per l’inaugurazione di “Figo”, un nuovo locale di tendenza
Si candida a diventare un locale di tendenza non solo per gli aostani quello che a breve sarà inaugurato - si attendono solo gli ultimi permessi del Comune - in corso Battaglione Aosta, praticamente di fronte alla concessionaria Sicav. Ricavato dopo 2 anni di lavori negli spazi di un distributore abbandonato da tempo, sarà un bar, gelateria, caffetteria e punto di ristoro che non passerà inosservato. Nell’edificio completamente ristrutturato, dotato di un accesso anche per disabili, trovano spazio il bancone del bar, i servizi igienici e la cucina. Lo stile è elegante e minimalista. Il locale, che si chiamerà “Figo” proprio per sottolineare la sua vocazione glamour, è interamente proiettato sull’ampio dehors in erba sintetica ma circondato da piantine vere con tavolini e grandi ombrelloni neri. Non mancano prese per ricaricare smartphone e biciclette elettrice. La capienza è di un centinaio di posti a sedere. Il titolare è il vulcanico imprenditore 37enne di La Thuile Giuseppe D’Errico originario di Palazzo San Gervasio, in provincia di Potenza, e giunto in Valle d’Aosta nel 2005 dopo aver maturato esperienze in numerosi locali tra la Sardegna e la Valle d’Aosta oltre che all’estero, in Romania. Nel paese della Valdigne gestisce con la socia sarda Valeria Dessì il bar e ristorante La Clotze dotato della piscina più alta d’Europa (che dopo 12 anni lascerà a settembre), lo chalet sulle piste Cantamont, il lounge drink bar L’Altro e il ristorante La Crèche. «Si tratta di un’importante riqualificazione di un’area della città che versava in uno stato di completo abbandono da anni, oltretutto accanto allo storico Quartiere Cogne. - afferma Giuseppe D’Errico - Questa iniziativa imprenditoriale porterà lavoro e turisti non solo francesi ad Aosta grazie ai contatti che ho consolidato oltralpe, in particolare a La Rosière, con le mie attività. Non è stata una scelta facile, ma ho voluto crederci e investire nel futuro dopo il tragico periodo della pandemia sperando che questa sia davvero la volta buona per la ripartenza. D’altro canto, per me il turismo è vita».