Parco Saumont, fiore all’occhiello di Aosta che rischia di appassire

Parco Saumont, fiore all’occhiello di Aosta che rischia di appassire
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Il Parco Saumont, fiore all’occhiello della città, rischia di appassire. Un’esagerazione? Non proprio. Giovedì scorso, 6 gennaio, giorno dell’Epifania, complice una bella giornata di sole, sono stati diversi i genitori che hanno portato i loro bambini a giocare in quello che è definito il polmone verde di Aosta. Numerosi anche i pensionati che ne hanno approfittato per una passeggiata, Se è vero che, tutto sommato, l’area in cui si trovano i giochi per i più piccoli è ancora in buono stato, è altrettanto vero che la mancanza di manutenzione di altre zone balza agli occhi. A cominciare dalla bella scultura in pietra raffigurante una lucertola realizzata da Robert Cavorsin di Verrayes, acquistata dalla Regione e donata al Comune di Aosta che la collocò all’ingresso del Parco Saumont nel 2008, in occasione dell’inaugurazione. Da anni la lucertola di Cavorsin è stata decapitata da ignoti vandali e tuttora accoglie i visitatori mostrando lo sfregio. «Le era già stata spezzata la testa - racconta dispiaciuto Robert Cavorsin - ma la prima volta era stata ritrovata e avevo potuto restaurarla. Nessuno mi ha contattato per riparare questo secondo danneggiamento». Che l’area verde non sia frequentata solo da persone perbene, nonostante sia attivo un servizio di videosorveglianza le cui immagini sono trasmesse sia alla Polizia Locale che alla Questura, lo dimostrano le numerose lattine di birra abbandonate nella vegetazione che spunta rigogliosa accanto alla galleria paramassi e che ormai si è appropriata di parte dell’anello di asfalto che corre attorno al parco. Dentro quest’ultima, poi, sconosciuti writers si sono sfogati imbrattando le pareti di cemento con ogni sorta di scritta e di disegno, non risparmiando neppure i lampioni al suo interno che risultano completamente oscurati dalla vernice spray. Tra l’altro il tratto a nord della pista ciclopedonale risulta da anni inagibile a causa del rischio di crolli dal versante roccioso soprastante, nonostante siano state sistemate delle reti metalliche per arrestare l’eventuale caduta di detriti. Per questo motivo sono state messe delle transenne che però sono state spostate dagli utenti del Parco Saumont che così transitano per correre o passeggiare nella speranza che non succeda mai un incidente. A proposito di sicurezza: sono tre i tratti mancanti della recinzione in legno che corre lungo il perimetro dell’area verde. Varchi da cui potrebbero passare bambini in bicicletta finendo sulla strada a fianco con il rischio di essere investiti. Per quanto riguarda poi panchine e cestini dei rifiuti in legno, da tempo immemore nessuno si è mai preoccupato di dare una mano di impregnante, tanto che il legno in cui sono realizzati appare sbiadito e seccato dalle intemperie. Per non parlare dei 2 tavoli da ping pong ridotti in condizioni pietose, del campo di pallavolo la cui rete è stata sostituita recentemente ma che al posto dell’erba ha uno sterrato irregolare e di quello da calcio dotato di una sola porta con i pali scrostati e arrugginiti. Insomma, si spera che con la bella stagione il Comune si decida a compiere quegli interventi di manutenzione che appaiono non più procrastinabili, visto che nel bilancio di previsione recentemente approvato dal Consiglio comunale (vedi servizio a pagina 15) è stato aumentato lo stanziamento per il verde pubblico, negli ultimi anni in condizioni critiche, portato a 500.000 euro, considerato che si era scesi fino a 150.000 euro. Non sarebbe male, poi, se si pensasse di restaurare la scultura in pietra della lucertola decapitata, diventato un macabro biglietto da visita per il fiore all’occhiello della città.

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