Parco Naturale Mont Avic, segnali abusivi dei sentieri nell’area protetta
Nel Parco Naturale Mont Avic e nei suoi dintorni sono stati rilevati diversi interventi abusivi di segnalazione di sentieri secondari, realizzati con vernice gialla e ometti segnaletici. Questi interventi, recentemente comparsi soprattutto nel territorio del Comune di Champorcher, «Sono del tutto inopportuni - si legge in una nota del Parco - per diverse importanti ragioni». A partire dalla sicurezza degli escursionisti: «La Regione ha istituito un sistema ufficiale di segnalazione (segnavia numerati gialli e neri) - prosegue la nota - con relativa segnaletica orizzontale e verticale. I sentieri sono inseriti in un apposito catasto consultabile sul geonavigatore (www.geoportale.partout.it). Segni gialli o di altro colore non accompagnati da numerazione e da cartelli su palo possono trarre in inganno e - se non regolarmente mantenuti nel tempo - creare problemi di orientamento». Un altro problema riguarda l’impatto sull’ambiente. «Il Parco da anni promuove una corretta canalizzazione dei flussi di visitatori, in modo da poter accogliere un gran numero di visitatori senza causare per questo sensibili impatti ambientali. Oltre 100 km di sentieri segnalati consentono di attraversare in sicurezza tutti gli ambienti tutelati dal Parco. Le aree prive di sentieri ufficiali sono indispensabili zone di tranquillità per la fauna e vanno mantenute tali». Infine il rischio di incorrere in sanzioni. «Nel Parco è vietato realizzare o trasformare sentieri, è inoltre vietato uscire dalla rete sentieristica ufficiale, prevista nel Piano di gestione del Parco e riportata sulle carte escursionistiche in distribuzione. I guardaparco e il Corpo forestale regionale vigilano sul rispetto di tali regole, sanzionando i trasgressori. Ricordiamo infine che la rimozione dei segni colorati lungo le tracce non ufficiali è un’attività onerosa e spesso possibile soltanto mediante sovrapposizione di altra vernice. Le crescenti difficoltà a reperire fondi per la regolare manutenzione dei sentieri suggeriscono inoltre di evitare l’aggiunta di nuovi tracciati, essendo l’attuale rete regionale già molto estesa e capillare. Invitiamo quindi tutti gli amanti della montagna - conclude la nota - a contrastare questo fenomeno, facendo opera di informazione e convincimento e segnalandoci tempestivamente eventuali situazioni anomale».