Paolo Cognetti è stato ospite dell’École Hôtelière
«È sempre importante per me andare nelle scuole, credo che per i ragazzi siano incontri preziosi. E ancora di più nella Valle dove ho deciso di vivere, davanti a giovani volti che mi sono familiari. Ho ricevuto un'accoglienza rara, forse perché è una scuola dove si insegna proprio ad accogliere, e vedo che lo fanno molto bene. Complimenti!». Ha commentato così Paolo Cognetti il suo incontro di giovedì scorso, 25 maggio, con la classe 1° del percorso triennale (IeFP) dell’École Hôtelière de la Vallée d’Aoste.
I ragazzi hanno seguito un’unità didattica dedicata interdisciplinare dedicata a Le Otto Montagne durante la quale hanno esaminato il libro, con attività dedicate alla scrittura, all'analisi narrativa e allo stile letterario dell'autore. Con il professore Mirko Sarteur hanno approfondito il percorso di crescita umana del rapporto di amicizia tra i protagonisti del libro, Pietro e Bruno, e con i docenti dell’area professionale del sistema turistico hanno studiato le possibili offerte, conseguenze e benefici per il territorio. «Durante questa unità di apprendimento interdisciplinare i ragazzi si sono confrontanti con un testo letterario recente analizzandolo integralmente. Questo ha consentito loro di cogliere la complessità dell'opera e di applicarne gli strumenti dell'analisi testuale e hanno inoltre comparato il linguaggio cinematografico con la prosa. - commenta il professor Mirko Sarteur - Oltre alla lingua italiana, in altre discipline e sempre traendo spunto dal romanzo, gli studenti hanno riflettuto sull'evoluzione dell'amicizia dall'infanzia all'età adulta, sul rapporto tra l'uomo e il suo ambiente culturale e sociale, sulle problematiche economiche della vita rurale montano e sugli effetti dell'industria cinematografica sul sistema territoriale valdostano incluso il settore turistico».
I ragazzi hanno risposto con interesse all’incontro, ponendo domando e sviluppando nuovi spunti e riflessioni insieme all’autore.
Soddisfazione espressa anche dalla presidente della Fondazione Turistica Jeannette Bondaz: «Questa iniziativa è un'ulteriore dimostrazione che anche il percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale non si limita alla preparazione tecnica ma, attraverso metodologie e ambienti di apprendimento innovativi, favorisce l'acquisizione anche delle competenze di natura culturale».