Paolino Verducci, il volto amico della farmacia di corso Battaglione

Paolino Verducci, il volto amico della farmacia di corso Battaglione
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Paolino Verducci è stato per esattamente quarant’anni il volto amico per migliaia di clienti della Farmacia Comunale di corso Battaglione Aosta. Un riferimento fondamentale, soprattutto per gli anziani che lo avevano visto ragazzo, al suo primo impiego all’inizio degli anni Settanta, magazziniere anche se la qualifica ufficiale era collaboratore di farmacia. Con il trascorrere del tempo Paolino Verducci aveva aiutato tutte quelle persone, molte delle quali provenienti dal vicino Quartiere Cogne: lo cercavano per la mano delicata nelle iniezioni, si fidavano solo di lui quando bisogna prendere la pressione, ascoltavano i suoi consigli sui farmaci da assumere e le dosi da utilizzare.

Nato ad Aosta il 30 settembre 1951, terzogenito dopo le sorelle Tita e Memma, di mamma Francesca Tripodi e del papà Fortunato, salito ad Aosta da Caracciolino di Saline Joniche, una contrada di Montebello in provincia di Reggio di Calabria, per diventare uno dei guardiani del cimitero cittadino. I Verducci abitavano nelle case popolari tra via Garibaldi e l’attuale via Caduti del Lavoro, a pochi metri dallo Stadio Puchoz. Come tanti giovani dell’epoca Paolino Verducci si era avvicinato alla montagna e il suo fisico poderoso lo aveva aiutato. In particolare amava arrampicare, una disciplina per pochi in quel tempo, non condivisa dagli alpinisti classici, tanto che partecipò pure al corso di selezione per diventare guida alpina, un sogno abbandonato quando il suo migliore amico Maurizio Fiou morì nel 1979 sulla Cresta del Leone.

La passione per la montagna gli rimase comunque dentro per tutta la vita, anzi quando venne chiamato per il servizio militare, alla Testa Fochi nella 41esima compagnia del Battaglione Aosta, diventò un alpino non solo per il periodo della naia, perché restò alpino per la vita, convidendone i valori. Iscritto al Gruppo di Aosta dell’ANA era un animatore apprezzato delle trasferte per la partecipazione alle Adunate degli Alpini, appuntamento per lui irrinunciabile, orgoglioso di sfilare e soprattutto felice di trascorrere le giornate in compagnia dei suoi commilitoni e dei tanti altri amici che si era fatto negli anni. Molti di loro erano gli stessi che lo avevano coinvolto come donatore dell’Avis, un altro servizio a favore del prossimo a cui teneva molto.

Sposato con l’aostana Margherita Migliasso nel 1972, papà di Brian dal 1975 e di Jason dal 1986, nonno di Daniel, Paolino Verducci ha combattuto la sua battaglia con la malattia per quattro anni, spegnendosi all’Hospice del Beauregard martedì 18, mentre la comunità che lo ricorda con affetto e riconoscenza lo ha salutato giovedì scorso, 20 giugno, nella chiesa di Saint-Martin de Corléans.

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